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L’attuale situazione nella Striscia di Gaza è caratterizzata da trattative intense riguardanti una potenziale tregua tra Israele e Hamas. Recentemente, è emerso che Hamas ha proposto un elenco di ostaggi che potrebbero essere liberati nell’ambito di un accordo, il quale prevede la scarcerazione di detenuti palestinesi in cambio. Tra gli ostaggi ci sarebbero anche cittadini americani, oltre a persone anziane e malate. Al-Araby Al-Jadeed, ripreso dal Jerusalem Post, ha segnalato che una delegazione israeliana avrebbe in programma di recarsi al Cairo per ulteriori discussioni nei prossimi giorni.
09 dicembre 2024 | 10.04
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Nuove direttive da parte di Israele sulla zona cuscinetto
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha ordinato le IDF di esercitare un controllo completo sulla zona cuscinetto tra Israele e Siria. Questa decisione segue una recente mobilitazione delle forze israeliane nell’area. Katz ha richiesto la creazione di una “zona di sicurezza” esente da armi strategiche e infrastrutture terroristiche nel sud della Siria, come riportato dal Times of Israel.
Nel fine settimana, le forze di terra israeliane si sono spinte oltre la zona demilitarizzata al confine, segnando il loro primo ingresso in territorio siriano dopo il conflitto del 1973. Secondo fonti anonime citate dal New York Times, questa operazione coincide con l’escalation della tensione in Siria, dove gruppi ribelli si sono mobilitati contro il regime di Bashar al-Assad.
Le forze israeliane hanno preso il controllo del Monte Hermon e altre località strategiche. Il tenente generale Herzi Halevi, capo delle forze armate israeliane, ha confermato il dispiegamento militare in territorio siriano, anche se i dettagli sono rimasti riservati. Israele, da anni, conduce operazioni clandestine nel conflitto siriano, particolarmente in relazione a Hezbollah, il gruppo militante sostenuto dall’Iran.
Recentemente, l’aeronautica israeliana ha colpito obiettivi in Siria per prevenire che materiali militari cadano in mani ribelli, che potrebbero alterare gli equilibri della sicurezza nella regione, aumentando le minacce nei confronti di Israele.
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