cresita dell’occupazione e tredicesime 2024
Nel 2024, si prevede una notevole crescita dell’occupazione e un aumento dei rinnovi contrattuali, contribuendo in modo significativo alle tredicesime. Quest’anno, oltre 32 milioni di dipendenti e pensionati italiani beneficeranno di questa mensilità aggiuntiva, con un totale stimato di circa 51,3 miliardi di euro, rappresentando un incremento del 7,8% rispetto all’anno precedente. Questa iniezione di liquidità, sebbene gran parte sarà utilizzata per spese fisse e risparmi, influenzerà positivamente anche i consumi di fine anno.
modalità d’uso della tredicesima
Di fatto, il 78% dei beneficiari della tredicesima prevede di destinare una parte delle risorse alle spese festive, inclusi regali di Natale e vacanze, per un totale di oltre 18,7 miliardi di euro. Secondo un sondaggio condotto da Ipsos per Confesercenti, solo il 16% dei rispondenti ritiene che la tredicesima non influisca sulle proprie finanze; al contrario, per il 53% degli intervistati, l’importo aggiuntivo è fondamentale per una vita più serena e per il 31%, è essenziale per coprire spese non facilmente affrontabili.
spese natalizie
Per quanto riguarda le spese natalizie, il 44% degli intervistati ha indicato l’acquisto di regali come una delle principali destinazioni della tredicesima, mentre il 16% è orientato verso altre spese festive. Circa il 18% destinerà la somma per viaggi o vacanze. Le stime di Confesercenti suggeriscono che 18,7 miliardi di euro saranno impiegati in queste voci. Inoltre, il 20% pianifica di investire parte della tredicesima in lavori per la casa e acquisti vari.
debiti e risparmi
Nonostante ciò, una parte delle tredicesime verrà destinata a conti in sospeso e debiti. Il 14% degli intervistati utilizzerà una porzione per il pagamento di mutui o finanziamenti, il 21% per spese come bollette o pagamenti in scadenza, e l’11% per spese sanitarie. La costante incertezza ha indotto il 20% a risparmiare, mentre un 4% pianifica investimenti.
implicazioni per il commercio
Secondo Confesercenti, vi è grande attesa anche dal commercio al dettaglio, in particolare dai negozi di vicinato, dove le vendite natalizie hanno avuto un inizio lento. L’auspicio è che l’arrivo di questa liquidità acceleri la spesa, un aspetto fondamentale per la crescita economica, soprattutto in un periodo di debolezza nel settore dell’export e nella produzione industriale. La ripartenza della spesa al dettaglio è cruciale per raggiungere gli obiettivi di crescita del Pil in un contesto di rallentamento economico.