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Il recentissimo caso della ‘malattia X’ in Congo ha destato preoccupazione a livello globale, in particolare per i sintomi gravi che sta manifestando. Questo focolaio, passato sotto la lente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), evidenzia l’importanza di monitorare la situazione con attenzione.
Il 7 dicembre 2024, la notizia di un’epidemia con sintomi come febbre, mal di testa, mal di gola, tosse, difficoltà respiratorie e anemia ha iniziato a circolare. La malattia, descritta come misteriosa, è stata registrata a Panzi, un’area rurale situata a oltre 700 km da Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo.
test e indagini per determinare le cause
L’Oms, in risposta a questa emergenza, ha inviato un gruppo di esperti per indagare sull’eventuale origine della malattia. Tra le ipotesi esaminate, emerge l’idea di un agente patogeno respiratorio, che può includere virus come l’influenza o il Covid-19. Le prove sono in corso e differenti patogeni, inclusa la malaria e il morbillo, sono attualmente sotto esame. Fino a quando non saranno conclusi i test di laboratorio, l’origine rimane sconosciuta e senza identificazione ufficiale.
Il team dell’Oms è attualmente impegnato a fornire medicinali essenziali e kit diagnostici per garantire un’analisi rapida della malattia. Inoltre, si stanno intensificando le misure di risposta epidemiologica per raccogliere campioni e identificare nuovi casi.
italia aumenta il livello di attenzione in porti e aeroporti
In Italia, il livello di vigilanza è stato innalzato a causa della malattia di origine sconosciuta in Congo. Gli Uffici di salute marittima, aerea e di frontiera del ministero della Salute stanno monitorando i passeggeri e le merci, nonostante l’assenza di voli diretti. Anche se al momento non si attesta alcun allarme, le autorità sanitarie italiane sono in allerta per eventuali sviluppi della situazione.
ministero della salute: “sorveglianza attiva, no allarmismi”
Maria Rosaria Campitiello, responsabile del Dipartimento della Prevenzione del ministero della Salute, ha affermato che “la sorveglianza è attiva e la situazione è sotto controllo”. È stata confermata l’attivazione di misure precauzionali da parte delle Usmaf per garantire la necessaria vigilanza nella loro operatività.