Netanyahu Arrestato: La Corte Penale Internazionale Ordina l’Esecuzione del Mandato

l’assegnazione degli obblighi agli stati membri della corte penale internazionale

Il portavoce della Corte Penale Internazionale (CPI), Fadi el Abdallah, ha ribadito l’impegno degli Stati a eseguire i mandati di arresto emessi dall’Aja, inclusi i casi riguardanti figure di spicco come il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Questo impegno si applica a tutti i Paesi che hanno aderito alla Corte, inclusa la Francia. In situazioni in cui uno Stato ritiene di non poter collaborare, è obbligato a presentare la questione ai giudici della CPI, che decideranno in merito.

situazione attuale e problemi di adesione

Attualmente, sia la Russia sia Israele non sono membri della CPI, mentre l’Ucraina entrerà a far parte della Corte dal primo gennaio 2025. È importante non confondere la CPI con la Corte Internazionale di Giustizia, che ha funzioni e obiettivi distinti, pur operando anch’essa all’Aja.

principi di diritto internazionale

Secondo quanto dichiarato dall’ufficio stampa della CPI, l’articolo 27 dello Statuto di Roma stabilisce chiaramente la non immunità per nessuno nei confronti delle accuse. Il portavoce ha chiarito che se uno Stato ha difficoltà a rispettare il proprio obbligo, è proprio la Corte che, attraverso i suoi giudici, deve valutare se mantenere o meno l’obbligo di cooperazione.

procedure e responsabilità della corte

La responsabilità di decidere eventuali sanzioni per la mancata cooperazione ricade sull’assemblea degli Stati membri. La questione dell’immunità è stata già affrontata dalla CPI, che ha emesso ordini di arresto in precedenti casi, come quello di Omar al Bashir, ex presidente del Sudan. Le decisioni della Corte in merito all’immunità sono state chiare: gli obblighi verso la CPI prevalgono.

tempo di esecuzione degli ordini di arresto

Il portavoce ha evidenziato che gli ordini di arresto possono rimanere pendenti anche per lungo tempo, a volte fino a 15 anni, ma continuano a essere validi e non possono essere ritirati senza una decisione della Corte. La giustizia penale internazionale, pur rispondendo a ordini di arresto, continua a perseguire i suoi obiettivi, indipendentemente dalle circostanze politiche in evoluzione.

interferenze nelle trattative di pace

Esistono opinioni secondo cui gli ordini di arresto della CPI possano ostacolare le trattative di pace. Il portavoce ha sottolineato che le decisioni politiche non vengono valutate dalla Corte, poiché non si può avere una pace duratura senza giustizia. Vi è la possibilità per il Consiglio di Sicurezza di sospendere le attività della Corte, ma non di chiudere i casi pendenti. La CPI segue procedure legali rigorose, mantenendo separati gli aspetti legali da quelli politici.

persone e figure coinvolte

Tra i nomi significativi menzionati nel contesto della CPI si trovano:

  • Benjamin Netanyahu – Primo Ministro di Israele
  • Omar al Bashir – Ex Presidente del Sudan
  • Vladimir Putin – Presidente della Russia