Sanremo: Ultimo Anno in Rai – Il Futuro del Festival in Bilico?

Una trasformazione significativa si profila per il panorama televisivo italiano a seguito della recente decisione del Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria. Con la sentenza numero 843, emessa il 5 dicembre 2024, è stato stabilito che, a partire dal 2026, l’affidamento del Festival di Sanremo alla Rai non sarà più automatico. Tale sentenza dichiarando illegittimo l’affidamento diretto, predisporrà il terreno per una gestione dell’evento tramite una gara pubblica.

Il Comune di Sanremo, quale proprietario ufficiale del Festival, sarà obbligato a dare avvio a una procedura di gara aperta, consentendo così la partecipazione a operatori del settore audiovisivo. Questa novità rappresenta un cambiamento epocale poiché, sin dalla sua istituzione nel 1951, il Festival è stato trasmesso unicamente dalla Rai.

È importante sottolineare che l’edizione del 2025 avrà luogo regolarmente sotto la direzione della Rai, garantendo così la continuità del format per l’anno a venire.

Prospettive innovative per il Festival di Sanremo

Questa decisione pone interrogativi sul futuro del Festival. Per la prima volta, la manifestazione potrebbe essere trasmessa da reti televisive alternative o da piattaforme di streaming. L’eventualità di un Sanremo sui canali di Mediaset, Sky, o su piattaforme come Netflix e Amazon Prime Video introduce scenari mai esplorati prima, con implicazioni che potrebbero modificare la natura stessa dell’evento.

Essendo parte integrante della cultura popolare italiana, il Festival potrebbe subire cambiamenti profondi, sia per quanto riguarda il format che nella sua realizzazione. Il Comune di Sanremo avrà la responsabilità di stabilire i criteri per la gara pubblica, assicurando un processo trasparente e competitivo. La sentenza del TAR enfatizza l’importanza di coinvolgere diverse realtà nel processo organizzativo, per garantire una gestione equa.

Questa sentenza segna la conclusione di un’epoca per la Rai, che ha avuto un ruolo cruciale nel trasformare Sanremo in un punto di riferimento della televisione italiana. Dal 2026, il Festival potrebbe prendere direzioni innovative, sia a livello produttivo che di trasmissione. L’affidamento del Festival di Sanremo alla Rai ha radici profonde, essendo iniziato con la prima edizione del 1951, trasmesso prima via radio e dal 1955 in televisione. Questo legame storico ha contribuito a fare del Festival un evento di notevole rilevanza culturale e simbolo del servizio pubblico.

La gestione della Rai, formalizzata attraverso convenzioni con il Comune di Sanremo, originariamente delegava l’organizzazione del Festival, ritenuta fondamentale per il suo successo. Negli anni, l’evento ha visto un incremento degli investimenti, trasformandosi in uno strumento chiave per la raccolta pubblicitaria e il rafforzamento dell’immagine della Rai.

Mutamenti nel rapporto fra Comune di Sanremo e Rai

Con il passare dei decenni, il Festival ha consolidato la propria posizione all’interno della programmazione della Rai. Questo è avvenuto in un contesto in cui il Festival è stato percepito come un evento culturale di interesse pubblico. Tale visione ha giustificato l’affidamento esclusivo al servizio pubblico, nonostante le recenti critiche sulla mancanza di procedure competitive per l’assegnazione, specie in un contesto dove operano sempre più operatori privati e piattaforme digitali.