La recente intimidazione nei confronti dell’avvocato Giovanni Caruso ha sollevato una forte preoccupazione nella società, evidenziando situazioni di crescente tensione. Questo episodio è emerso dopo la condanna all’ergastolo di Filippo Turetta, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, una ventiduenne di Vigonovo. Un’intervento significativo sulla questione è stato fornito da Gino Cecchettin, il padre della vittima.
Cecchettin ha definito l’invio di una busta contenente proiettili all’avvocato Caruso come un atto “profondamente inquietante e inaccettabile”. Ha ribadito che tutte le forme di intimidazione devono essere condannate senza riserve, sottolineando l’importanza di un clima di rispetto nel percorso della giustizia.
La denuncia dell’intimidazione
In un momento di forte tensione sociale, Gino Cecchettin ha dichiarato: “Ogni forma di intimidazione o violenza, anche simbolica, è da condannare senza esitazione.” Ha evidenziato come atti simili possano compromettere il serio lavoro della Fondazione Giulia Cecchettin, dedicata alla memoria della figlia.
Appello ai valori di dignità e rispetto
Cecchettin ha espresso solidarietà all’avvocato Caruso, auspica che le autorità possano chiarire rapidamente questo grave episodio. “Esorto tutti a impegnarsi a promuovere valori di rispetto, pace e dialogo, anche nei momenti più difficili,” ha aggiunto. Conclude affermando che è solo lavorando insieme, con determinazione e senza cedere all’odio, che si potrà costruire una società più giusta.
Persone coinvolte e significative nel contesto
- Giovanni Caruso – Avvocato
- Gino Cecchettin – Padre di Giulia Cecchettin
- Filippo Turetta – Condannato per omicidio