rischi legati all’uso delle lenti a contatto
L’uso scorretto delle lenti a contatto può portare a gravi infezioni oculari, come la cheratite da acanthamoeba. Un esperto del settore segnala che i segni iniziali dell’infezione sono spesso aspecifici, rendendo difficile l’identificazione immediata del problema. È fondamentale che le persone che indossano lenti a contatto e riscontrano anche sintomi minori si rivolgano a un oculista per una valutazione accurata.
importanza della diagnosi precoce
necessità di controlli accurati
Il dottore sottolinea che in presenza di sintomi sospetti, è essenziale eseguire degli accertamenti specialistici, tra cui la microscopia confocale e prelievi per analisi microbiologiche. La detezione tempestiva dell’infezione consente un trattamento molto più efficace, poiché l’efficacia della terapia diminuisce man mano che il parassita penetra più profondamente nella cornea.
esami specifici per la diagnosi
Il professore evidenzia che la diagnosi della cheratite da acanthamoeba può essere realizzata esclusivamente tramite metodi strumentali piuttosto che clinici. Tra gli strumenti che possono essere utilizzati vi è la microscopia confocale in vivo, capace di rivelare le cisti nella cornea. Solo attraverso esami specifici è possibile confermare la diagnosi e determinare il tipo di intervento necessario.
trattamento approvato e in attesa
La terapia per la cheratite da acanthamoeba si fonda sull’uso di due antisettici: clorexidina e Phmb (polihexanide), disponibile nella concentrazione dello 0,08%. Quest’ultimo è già stato approvato dall’Agenzia europea dei medicinali (Ema) e si attende ora l’approvazione da parte dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). La speranza è che possa arrivare sul mercato nel più breve tempo possibile.