- Home
- Cronaca
cold case del femminicidio di maria luigia borrelli
Un caso di femminicidio risalente al 1995 sta per ricevere nuove prospettive grazie all’analisi genetica. La vittima, Maria Luigia Borrelli, è stata brutalmente assassinata in un’abitazione a Genova, dove si prostituiva. Per quasi trent’anni, il caso è rimasto senza una soluzione ufficiale, ma l’intervento della genetica potrebbe fare finalmente chiarezza.
dettagli sulla consulenza genetica
La genetista Marina Baldi, che funge da consulente per la famiglia Borrelli, ha dichiarato che il principale sospettato del delitto è Fortunato Verduci, un carrozziere di 65 anni residente a Genova Staglieno. Recentemente, Verduci è stato sottoposto a un nuovo test del DNA. Baldi ha evidenziato l’affidabilità del DNA come prova, affermando che se le procedure sono state seguite correttamente, i risultati dovrebbero confermare la corrispondenza avvenuta nel 2023.
la rilevanza della conservazione dei reperti
Baldì pone anche l’accento sulla necessità di conservare i reperti con la massima attenzione. In riferimento a un caso precedente, il delitto all’Olgiata del 1991, ha menzionato come sia stato possibile rivedere le prove grazie alla perizia dei tecnici coinvolti. Spesso, tale opportunità non è garantita a causa di problematiche che vanno oltre l’incompetenza tecnica.
L’evoluzione della genetica ha avuto un impatto significativo sulle indagini relative ai cold case, illustrato anche attraverso casi noti come quello di Yara Gambirasio. Secondo Baldi, la disponibilità di una banca dati permette oggi di rintracciare un colpevole grazie anche al contributo di un parente.
personaggi coinvolti
- Maria Luigia Borrelli – vittima
- Fortunato Verduci – principale sospettato
- Marina Baldi – genetista e consulente