Il tennista italiano Jannik Sinner sta affrontando un periodo difficile a causa di una vicenda legata al doping. Attualmente, è in attesa della decisione finale da parte del Tas, dopo il ricorso presentato dalla Wada. La sentenza è prevista per febbraio prossimo. Il campione ha dichiarato che “non augura a nessuno di vivere ciò che ha vissuto”.
Riflettendo sulla sua esperienza, Sinner ha condiviso di aver attraversato momenti di profonda tristezza. “Mi sono sentito perso e ho trascorso notti senza sonno, malgrado la certezza della mia innocenza“, ha affermato in un’intervista a Esquire Italia. La situazione si è aggravata durante il torneo di Wimbledon, dove la sua eliminazione da parte di Daniil Medvedev ha accentuato il suo stato d’animo: “Ero bianco come un fantasma; mi chiedevo come gli altri mi guardassero e cosa pensassero di me”.
La crescita professionale di Sinner
Sinner ha anche discusso dei progressi nel suo mutato stile di gioco negli ultimi mesi. Ha raccontato che il suo approccio sul campo è ora una combinazione di solidità e aggressività. “Trovo più difficile difendere e cerco di evitarlo. La domanda su un gioco come il serve & volley non mi appartiene, ma Medvedev mi ha spinto a praticarlo per combatterlo”, ha dichiarato.
Lezioni apprese dai campioni
Sinner ha messo in evidenza come le sue esperienze con giocatori come Novak Djokovic lo abbiano aiutato a crescere. “Ogni sconfitta con Djokovic è stata un’opportunità di apprendimento”, ha aggiunto. “Essere in campo con campioni come lui è un promemoria su quanto sia importante prepararsi al meglio”.