la sentenza attesa nel processo per omicidio
I giudici della corte d’Assise di Venezia hanno avviato le consultazioni per deliberare sulla sentenza riguardante Filippo Turetta, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin. L’evento si svolge nel contesto del processo per omicidio aggravato, sequestro di persona e occultamento di cadavere, un caso che ha sollevato forti polemiche e attenzioni mediatiche a causa dell’efferatezza del crimine, avvenuto l’11 novembre 2023. L’esito della sentenza è previsto non prima delle ore 15, come comunicato dal giudice presiedente, Stefano Manduzio.
accusa e difesa a confronto
richieste dell’accusa
Il pubblico ministero, Andrea Petroni, ha chiesto l’ergastolo per Turetta, sostenendo che la condanna massima sia necessaria in considerazione della brutalità e della premeditazione dimostrate nel delitto. L’azione dell’imputato è definita come l’epilogo di un inganno manipolativo esercitato sull’ex fidanzata, una studentessa di Ingegneria biomedica, che si è trovata in una spirale di controlli e minacce.
strategia difensiva
Dallo stesso canto, la difesa, rappresentata dagli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera, ha delineato una posizione contraria, sostenendo che la pena dell’ergastolo sia “inumana”. Ha proposto di escludere le aggravanti e di considerare la giovane età di Turetta e l’assenza di precedenti penali come fattori attenuanti.
dall’omicidio al processo
Il rapporto tra Turetta e Cecchettin, caratterizzato da alti e bassi fin dall’inizio del 2022, è rapidamente degenerato in una dinamica oppressiva. Le preoccupazioni di Giulia, già espresse nell’ottobre del 2022, sono state amplificate da comportamenti manipolatori e coercitivi da parte di Turetta, culminando nell’omicidio voluto dall’imputato dopo un ennesimo rifiuto da parte dell’ex fidanzata.
descrizione del crimine
Circa quattro giorni prima dell’omicidio, Turetta si è preparato meticolosamente, raccogliendo strumenti per l’atto violento e predisponendo una fuga pianificata. Lo scontro finale si è svolto nei pressi di Vigonovo, dove è avvenuto l’omicidio, reso ancora più cruento dai numerosi colpi inferti, 75 in totale. Dopo aver tentato di nascondere il corpo, la fuga in auto di Turetta è terminata solo con il suo arresto, avvenuto in Germania.
persone coinvolte nel processo
- Filippo Turetta – Imputato
- Giulia Cecchettin – Vittima
- Andrea Petroni – Pubblico Ministero
- Giovanni Caruso – Avvocato di difesa
- Monica Cornaviera – Avvocato di difesa
- Stefano Manduzio – Giudice presiedente