stabilità dei prezzi in italia
Nel contesto economico italiano, l’assenza di variazioni nei prezzi al consumo è diventata un dato significativo. Per quattro mesi consecutivi, dal luglio scorso, l’indice nazionale dei prezzi al consumo (NIC) ha mostrato una stabilità, rimanendo invariato a 121,2 nel mese di novembre, rispetto al valore di ottobre. Questo indice, a differenza dell’indice europeo armonizzato (IPCA), comprende anche i tabacchi, confermando un periodo di inflazione zero.
andamento delle variazioni mensili
Con l’indice mantenuto costante, la variazione registrata per novembre non ha mostrato fluttuazioni, replicando la situazione di ottobre. È importante notare che a novembre 2023 si era verificata una diminuzione dei prezzi dello 0,5%, il che ha portato l’incremento annuale a 1,4%, un dato superiore all’0,9% del mese precedente, sebbene ritenuto un mero effetto statistico.
dettagli sui vari settori
Nonostante questa stabilità generale, diversi settori hanno manifestato dinamiche differenti. Alcuni prezzi sono scesi, mentre altri sono aumentati, con una compensazione globale. Di seguito sono riportati alcuni dettagli salienti:
- Servizi: rappresentano oltre il 43% del paniere dei consumi e hanno subito un calo dello 0,4% rispetto ad ottobre, con i servizi culturali e ricreativi che hanno contribuito maggiormente a questa diminuzione.
- Beni non energetici e non alimentari: questi beni, inclusi i tabacchi che costituiscono il 28% del paniere, sono rimasti stabili. Insieme ai servizi, quasi il 72% del paniere ha visto prezzi o in calo o senza variazione.
cinque dinamiche evidenti
Nel restante 28% del paniere, invece, si sono registrati aumenti:
- Energetici: i prezzi sono aumentati dello 0,3%.
- Alimentari: incrementi dell’1%, con il settore degli alimentari non lavorati che ha registrato un aumento di 1,5%, influenzato da fattori climatici come le alluvioni in Emilia-Romagna.
analisi annuale delle variazioni
Osservando le tendenze annuali, si notano le seguenti variazioni:
- Energetici: diminuzione del 5,5%.
- Beni non energetici e alimentari: incremento dello 0,4%.
- Servizi: aumento del 2,8%.
- Alimentari: incremento del 3,0%, con i prodotti non lavorati che crescono del 4,1%.
A novembre, l’inflazione di fondo, che esclude generi energetici e alimentari freschi, ha mostrato un aumento tendenziale dell’1,9%, in confronto all’1,8% di ottobre. Per quanto riguarda l’inflazione acquisita per il 2024, questa si posiziona all’1,0% per l’indice generale e al 2,0% per la sua componente fondamentale. Le prospettive, per il mese di dicembre, suggeriscono una continuazione della stabilità dei prezzi, almeno a livello del paniere nel complesso.
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