Recenti eventi hanno portato alla luce un drammatico incremento delle morti sospette in un ospedale di Messina, legate a un presunto batterio. Le indagini sono attualmente in corso e sono emersi dettagli significativi riguardo le infezioni ospedaliere e le infezioni correlate all’assistenza (Ica).
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Morti sospette e indagini
Un presunto batterio letale ha causato sette morti sospette all’ospedale Papardo di Messina. Tutti i pazienti deceduti erano stati sottoposti a interventi di cardiochirurgia. I Nas hanno sequestrato due sale operatorie, e la Procura ha avviato un’investigazione. Attualmente non è stata identificata la tipologia di batterio, ma gli esperti indicano che è probabile che le morti siano correlate a infezioni ospedaliere.
Cosa sono le infezioni correlate all’assistenza (Ica)
Le infezioni correlate all’assistenza (Ica) rappresentano un problema significativo in Italia, coinvolgendo circa 530.000 casi annui, ovvero l’8% dei pazienti ricoverati. Un terzo di queste infezioni è causato da batteri resistenti agli antibiotici, rappresentando un rischio particolare per i pazienti più fragili.
Qual è l’infezione più frequente
L’infezione ospedaliera che si verifica più frequentemente è quella del tratto urinario, seguita dalle infezioni delle ferite chirurgiche, dalle infezioni dell’accesso venoso e dalla polmonite. L’Italia detiene il record europeo di decessi correlati a infezioni ospedaliere e a batteri resistenti agli antibiotici, con circa 11.000 morti annue. Le infezioni correlate all’assistenza causate da germi multiresistenti generano 5 milioni di morti globali ogni anno e si prevede che nel 2050 possano causarne quasi 40 milioni, diventando la principale causa di morte a livello mondiale.