Si stanno verificando proteste massicce a Tbilisi in risposta alla decisione del governo georgiano riguardante i negoziati per l’adesione all’Unione Europea. Migliaia di manifestanti sono tornati in piazza, esprimendo il proprio dissenso contro la sospensione dei colloqui fino al 2028.
Salomé Zourabichvili, presidente pro-europeo della Georgia, ha dichiarato di non avere intenzione di dimettersi, nonostante il termine del suo mandato sia fissato a fine anno. In un’intervista rilasciata ad AFP, ha affermato che continuerà a servire fino all’organizzazione di nuove elezioni legislative e alla formazione di un Parlamento che possa eleggere un nuovo presidente in base alle nuove regole. Il partito al governo, Sogno georgiano, ha programmato l’elezione del presidente da parte del collegio elettorale per il 14 dicembre.
Oltre alla questione delle elezioni, il Paese sta affrontando un clima di crescente tensione sociale. Le manifestazioni, che hanno preso piede da tre giorni, sono un chiaro segnale di malcontento rispetto alla direzione politica attuale e alla gestione dei rapporti con l’Unione Europea.
Personalità coinvolte nelle manifestazioni
- Salomé Zourabichvili – Presidente della Georgia
- Rappresentanti del partito al potere Sogno georgiano
- Migliaia di manifestanti e cittadini georgiani