In Ucraina, al di fuori della capitale, un’unità militare composta da donne continua a ricevere addestramenti intensivi nel bel mezzo del conflitto attuale. Queste volontarie, note come le ‘Streghe di Bucha’, si dedicano a inseguito delle minacce provenienti dall’aria, come i droni kamikaze Shahed forniti dall’Iran alle forze russe.
29 novembre 2024 | 13.56
LETTURA: 3 minuti
Con la guerra che si protrae da oltre mille giorni, il morale è in calo tra le forze ucraine, ma queste donne sono determinate a continuare la loro lotta. Alcune di loro hanno subito perdite personali devastanti, come la morte di familiari, mentre altre si sentono costrette a proteggere il loro paese da ulteriori attacchi. “La nostra esistenza è in gioco e non possiamo arrenderci”, affermano.
la lotta contro le minacce aeree
Il loro obiettivo principale è l’intercettazione dei droni iraniani, che vengono lanciati quasi ogni notte. Alcune volontarie, come Tetyana, raccontano come la guerra abbia distrutto le loro famiglie e come combattere sia una forma di «canalizzazione della rabbia». La loro determinazione si accompagna alla consapevolezza che la guerra non può essere fermata semplicemente attraverso negoziati.
le preoccupazioni per il futuro
La percezione di un possibile accordo di pace sotto la presidenza di Donald Trump solleva interrogativi riguardo alla volontà e alla capacità di Putin di rispettare un eventuale cessate il fuoco. Valentina, una delle volontarie, esprime scetticismo: “Non posso fidarmi di Putin. Tornerà sicuramente a colpire”.
Tali sentimenti sono condivisi da un veterano americano, Miro Popovich, che sottolinea l’importanza di non perdere territorio e che l’esistenza stessa dell’Ucraina è a rischio. Un recente sondaggio ha mostrato che più della metà degli ucraini desidera una soluzione rapida al conflitto, mentre il morale sul campo di battaglia continua a soffrire.
situazione sul campo di battaglia
Shabbi, negli ultimi mesi, le forze ucraine si trovano su una posizione difensiva ma continuano a esercitare la loro presenza strategica, includendo attacchi aerei nel territorio russo per “distruggere l’infrastruttura militare”. Il sentore collettivo è che la fine delle ostilità non è ancora all’orizzonte, alimentando lo scetticismo nei confronti di eventuali negoziati.
- Tetyana, 41 anni, volontaria di Bucha
- Valentina, 49 anni, insegnante e volontaria
- Miro Popovich, veterano dell’esercito americano