AstraZeneca e Alexion: Investimenti Record di 59 Milioni in Ricerca e Sviluppo nel 2023

crescenti investimenti in ricerca e sviluppo

In Italia, gli sforzi di AstraZeneca e Alexion nella ricerca stanno registrando una crescita significativa negli ultimi cinque anni. Gli investimenti in ricerca e sviluppo del gruppo hanno raggiunto 59 milioni di euro nel 2023, mostrando un incremento del 25,2% rispetto al 2019. Questo impegno risulta di fondamentale importanza se confrontato con l’intensità sul fatturato, mostrando un valore quasi doppio rispetto alla media del settore farmaceutico e circa triplo rispetto alle multinazionali farmaceutiche a capitale estero. Questi dati emergono dallo studio condotto da The European House Ambrosetti, presentato in un dibattito incentrato sull’importanza della ricerca e innovazione farmaceutica come leve per la crescita del Paese.

sviluppo di nuove molecole e studi clinici

Il gruppo è fermamente impegnato ad espandere le soluzioni terapeutiche destinate a migliorare significativamente la vita dei pazienti. Attualmente, sono in fase avanzata di sviluppo 17 nuove molecole, con un aumento del 112,5% rispetto al 2019. Nel 2023, 192 studi clinici attivi sono stati svolti in 621 centri clinici distribuiti in 17 regioni, coinvolgendo 791 professionisti sanitari e 1.243 pazienti. Le aree terapeutiche trattate comprendono patologie croniche, oncologia e malattie rare, posizionando il gruppo in prima linea in Italia sia per gli studi in corso che per i nuovi studi attivati nell’ultimo anno.

leadership nel settore delle malattie rare

Grazie al contributo di Alexion, il gruppo ha assunto una posizione di leadership nel campo delle malattie rare. In particolare, nella ricerca sulla miastenia gravis, il gruppo conduce oltre il 23% di tutte le sperimentazioni attive in questo settore ad alto bisogno terapeutico. Anna Chiara Rossi, VP & General Manager Italy di Alexion, ha chiarito che l’azienda ha attualmente 22 programmi di studio clinico dedicati alle malattie rare, coinvolgendo numerosi pazienti in 130 centri italiani. La ricerca in questo ambito non è solo un’attività innovativa, ma rappresenta anche un elemento chiave per attrarre investimenti e talenti.

benefici per il sistema sanitario e sociale

Il notevole impegno nella ricerca clinica di AstraZeneca e Alexion porta a un effetto leva significativo per il sistema sanitario italiano, con 376,6 milioni di euro in benefici attesi tra il 2020 e il 2023. Claudio Longo, presidente e amministratore delegato di AstraZeneca Italia, ha evidenziato che 1,5 milioni di persone sono state trattate con i farmaci del gruppo, rappresentando circa il 3% della popolazione italiana. Inoltre, tra il 2019 e il 2023, oltre 3.000 persone sono state incluse in programmi di accesso precoce, evitando costi al Servizio Sanitario Nazionale per un totale di oltre 48 milioni di euro.

occupazione e attenzione alla parità di genere

Dal punto di vista occupazionale, nel 2024 il gruppo ha superato 1.215 dipendenti in Italia, con un incremento del 14,8% rispetto al 2019. Inoltre, considerando anche gli effetti delle filiere e delle partnership, il contributo totale occupazionale raggiunge circa 3.300 posti di lavoro. AstraZeneca si distingue per un tasso di occupazione femminile superiore ai benchmark, con una presenza femminile pari al 53,6% nel 2023, in crescita rispetto agli anni precedenti. Questi sforzi orientati verso la parità di genere comprendono anche l’inserimento di 718 nuovi dipendenti, dei quali il 64% è stato assunto negli ultimi due anni.

impatto ambientale e strategie sostenibili

L’azienda manifesta un forte impegno nei confronti della sostenibilità ambientale. Le attività svolte dalla società mirano a ridurre le emissioni di gas serra del 98% entro il 2026 e a dimezzare l’impatto della propria filiera entro il 2030. AstraZeneca compie progressi volti a minimizzare il cambiamento climatico e le malattie connesse, con iniziative destinate a conseguire un impatto ambientale positivo. Tra il 2017 e il 2023, l’azienda ha risparmiato 13.000 tonnellate di CO2, equivalenti alla piantumazione di 650.000 alberi.