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Il XV Congresso Nazionale del Gruppo Italiano per lo Studio delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (Ig-Ibd) ha portato alla luce importanti novità terapeutiche per le malattie come la malattia di Crohn e la colite ulcerosa. Durante l’evento, che si sta svolgendo a Riccione, è emerso che le nuove opzioni di trattamento possono rappresentare un significativo passo avanti nella gestione di queste patologie.
Alessandro Armuzzi, membro del Comitato Educazionale Ig-Ibd, ha sottolineato che sono stati recentemente introdotti inibitori della subunità p19 dell’interleuchina-23 e una classe di Jak inibitori, i quali hanno ottenuto il rimborso negli ultimi anni. Queste innovazioni ampliano le possibilità terapeutiche per i pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali.
Strategie di utilizzo dei nuovi trattamenti
Armuzzi ha evidenziato l’importanza di implementare strategie terapeutiche efficaci. Nel caso della malattia di Crohn, è consigliabile iniziare immediatamente un trattamento avanzato al momento della diagnosi, al fine di massimizzare i risultati. Per quanto riguarda la colite ulcerosa, si sta ancora esplorando il momento migliore per avviare la terapia, ma è fondamentale agire prontamente e modificare il trattamento se non si osservano miglioramenti.
Prospettive future
Riguardo agli sviluppi futuri, il medico ha espresso il desiderio di poter disporre di biomarkers per determinare la risposta individuale ai farmaci. Questo approccio si sta orientando verso una medicina personalizzata, mirando a garantire una sostenibilità economica data l’esorbitante costo delle nuove terapie.
Personaggi presenti
- Alessandro Armuzzi