L’approvazione recente del ribociclib rappresenta una significativa innovazione nel trattamento del carcinoma mammario precoce. Questa nuova opzione terapeutica offre promettenti opportunità a una vasta gamma di pazienti, desiderosi di minimizzare il rischio di recidiva della malattia.
La Commissione Europea ha confermato l’uso del ribociclib in associazione con un inibitore dell’aromatasi per il trattamento adiuvante del tumore alla mammella precoce, caratterizzato da un recettore ormonale positivo e un fattore epidermico umano 2 negativo, in pazienti ad alto rischio di recidiva. L’approvazione si fonda sui risultati dello studio Natalee, che ha coinvolto un’ampia popolazione di pazienti, dimostrando una riduzione del rischio di recidiva del 25,1% grazie alla combinazione di ribociclib e terapia endocrina, rispetto alla sola terapia endocrina.
una pietra miliare per la comunità medica
Secondo Michelino De Laurentiis, direttore di oncologia clinica sperimentale dell’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori ‘Fondazione Giovanni Pascale’, questa approvazione segna un importante traguardo, offrendo una nuova possibilità terapeutica per pazienti vulnerabili. Resta fondamentale considerare che molti di questi pazienti, nonostante il trattamento, continuano a presentare un notevole rischio di recidiva per anni.
il carcinoma mammario in europa
Il carcinoma mammario è il tumore più frequentemente diagnosticato in Europa, con circa il 70% dei casi riscontrati in fase iniziale. I pazienti con carcinoma mammario precoce, anche dopo l’adozione di opzioni terapeutiche, portano il peso della possibilità di recidiva che può evolvere in una forma avanzata e incurabile. Paola Coco, responsabile degli affari medici di Novartis Italia, sottolinea l’importanza di fornire opzioni efficaci per ridurre questo rischio e migliorare la qualità di vita dei pazienti.
approvazione e riconoscimenti internazionali
Questa notizia segue un’altra approvazione da parte della Food and Drug Administration per l’uso di ribociclib e la sua raccomandazione come trattamento adiuvante nelle linee guida dell’NCCN. Inoltre, il farmaco ha ricevuto il punteggio più alto nella scala di beneficio clinico dell’ESMO, evidenziando la sua rilevanza nel contesto oncologico.