progetti di costruzione nucleare di eni
Il tema della energia nucleare e delle sue prospettive future è al centro delle dichiarazioni rilasciate da Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, durante il 22esimo Forum Coldiretti, tenutosi a Roma. In particolare, Descalzi ha delineato le tempistiche relative alla costruzione di un nuovo impianto nucleare, confermando un impegno aziendale che si protrae da oltre un decennio.
tempistiche e obiettivi del progetto nucleare
Descalzi ha comunicato che si prevede di completare la costruzione dell’impianto entro la fine del 2025, con il primo test operativo previsto nel 2026. L’amministratore delegato ha esplicitato l’obiettivo di lanciare una produzione commerciale di energia nucleare per il periodo compreso tra il 2031 e il 2032. Per il 2027, è prevista la necessità di aumentare la produzione di energia elettrica necessaria per attivare il processo di fusione.
la fusione nucleare come soluzione ecologica
Descalzi ha sottolineato come il nucleare rappresenti l’unica opzione valida per la decarbonizzazione delle economie. Afferma che la società è attivamente impegnata nella fusione nucleare e non nella fissione, posizione sostenuta da oltre dieci anni. La rapidità delle azioni da intraprendere risulta fondamentale per affrontare la sfida energetica e ridurre l’impatto ambientale delle industrie pesanti.
critiche alle politiche energetiche europee
Durante il suo intervento, Descalzi ha evidenziato le tensioni ideologiche esistenti in Europa riguardo le fonti di energia rinnovabili, in particolare il biocarburante. Ha rimarcato che un’errata visione porta a preferire l’e-fuel, un’opzione ben più costosa. A tal proposito, ha specificato come molti stati, eccetto la Francia, non abbiano riserve di energia nucleare paragonabili.
In sintesi, le affermazioni di Descalzi pongono l’accento su:
- Tempistiche di costruzione dell’impianto nucleare entro fine 2025;
- Primo test operativo previsto nel 2026;
- Lancio commerciale della fusione nucleare tra 2031-2032;
- Necessità di produrre più elettricità per attivare la fusione entro 2027;
- Critiche alle politiche energetiche europee, in particolare sui biocarburanti.