Fili: La Sfida Culturale per Rinnovare le Stazioni, Secondo Caradonna di FNM

Il progetto Fili e la sua importanza per le comunità

Fulvio Caradonna, consigliere delegato di Fnm, ha recentemente partecipato al convegno “Fili per il futuro delle città” presso l’Iulm di Milano, offrendo importanti insights sul progetto Fili, descritto come una sfida culturale significativa. Caradonna ha sottolineato come la capacità di interconnessione tra persone e merci stia diventando sempre più cruciale per le comunità locali.

Necessità di spostamento e fluidità

Nel suo intervento, Caradonna ha spiegato che le comunità, specialmente quelle periferiche, sentono sempre più l’esigenza di muoversi in spazi più ampi. La ricerca di nuove strutture e la necessità di esperienze sanitarie più accessibili costringono queste realtà a spostamenti frequenti e fluidi. Questo contesto evidenzia l’importanza delle stazioni ferroviarie, che fungono da nodi di interconnessione indispensabili.

Riprogettazione urbana e centralità delle stazioni

Caradonna ha evidenziato che le stazioni dovrebbero essere concepite come elementi attrattivi capaci di contribuire alla riqualificazione degli spazi urbani. Attraverso la creazione di nuove piazze e ciclovie, è possibile integrare meglio le stazioni con le comunità circostanti.

Il recupero degli spazi per la comunità

Il focus del progetto è quello di restituire agli spazi delle stazioni una funzione sociale. Fnm ha intrapreso un ampio processo di ristrutturazione per riaprire questi luoghi alle comunità locali. Sono stati sottoscritti 81 contratti di comodato gratuito con vari comuni e sono stati messi a disposizione per circa 10.000 mq a realtà associative del territorio.

Principali personalità e partecipanti

– Fulvio Caradonna, Consigliere delegato di Fnm
– Partecipanti e relatori al convegno “Fili per il futuro delle città”

La creazione di un “filo comune” tra le stazioni e le comunità è vista come una strategia fondamentale per l’innovazione e l’efficienza nei trasporti pubblici.