Il caso legale che coinvolge Francesco Totti per presunti abbandono di minore sta prendendo una direzione favorevole per l’ex calciatore. L’elemento determinante è la presenza di una babysitter durante l’incidente, il che potrebbe portare a una possibile archiviazione delle accuse e all’avvio di una controdenuncia per calunnia contro Ilary Blasi, la denunciante.
Le circostanze dell’incidente
La controversia è emersa il 26 maggio 2023, quando Ilary Blasi ha denunciato Francesco Totti, affermando che la loro figlia, Isabel, fosse stata lasciata sola in casa. Le indagini, condotte dagli agenti del commissariato di Ponte Milvio, hanno dimostrato una realtà differente. Infatti, al momento dell’intervento, era presente una babysitter. Secondo il rapporto delle forze dell’ordine, Isabel si trovava già a letto quando gli agenti sono arrivati. La situazione sembra escludere la possibilità di abbandono di minore, giustificando così un’eventuale archiviazione delle accuse.
Il malinteso è nato durante una videochiamata tra Blasi e Isabel, in cui la madre ha temuto che la figlia fosse sola. Dopo non aver ricevuto riscontro dai genitori di Blasi, è stato contattato il numero di emergenza 112. Gli agenti sono intervenuti e hanno trovato tutto in ordine, confermando la presenza della babysitter. Totti, da parte sua, era rientrato a casa poco prima di mezzanotte, avvisato dalla babysitter della situazione di Isabel.
Implicazioni legali per Totti e Blasi
Con la possibile archiviazione delle accuse, Totti potrebbe considerare di avviare un’azione legale contro Blasi per calunnia. La denuncia, presentata da Blasi, si basa su una narrazione che ora sembra contraddetta dai fatti riportati. Se le accuse verranno ufficialmente archiviate, Totti avrà l’opportunità di difendere la sua reputazione in sede legale.
Questa situazione rappresenta un ulteriore capitolo nella complessa dinamica della relazione tra Totti e Blasi, che ha generato grande interesse nel pubblico e nei media. Gli sviluppi futuri potrebbero influenzare in modo significativo le questioni legate alla custodia e al benessere dei minori, specialmente in contesti di separazione e conflitti tra genitori.