Le dichiarazioni del cardinale Pietro Parolin
Durante un evento tenutosi all’Università Lumsa di Roma, il cardinale Pietro Parolin ha espresso l’interesse della Santa Sede nel porre fine alle ostilità in corso. In merito al mandato di arresto internazionale emesso dalla Corte penale internazionale nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu, Parolin ha dichiarato che non ci saranno commenti ufficiali da parte della Santa Sede. Ha sottolineato che l’attenzione della Chiesa rimane focalizzata sulla necessità di cessare il conflitto.
Necessità di indagini sui crimini commessi
In relazione alle recenti affermazioni del Papa riguardanti la necessità di investigare presunti crimini di genocidio a Gaza, il segretario di Stato vaticano ha chiarito che tali dichiarazioni non devono alimentare sentimenti antisemiti. Al contrario, esse riflettono la posizione della Santa Sede, che ritiene importante approfondire questi argomenti. Parolin ha proprio dichiarato che “ci sono aspetti da esaminare” e ha ribadito il fermo rifiuto della Santa Sede nei confronti dell’antisemitismo.
Condanna dell’antisemitismo e conseguenti riflessioni
Il cardinale ha insistito sul fatto che il Papa ha chiarito le posizioni della Santa Sede, affermando che esistono criteri tecnici specifici legati a queste indagini. Ha affermato che non c’è bisogno di ulteriori discussioni riguardo alla condanna dell’antisemitismo, un aspetto che la Chiesa ha sempre affrontato con fermezza e che intende continuare a combattere.
In sintesi, le dichiarazioni del cardinale Parolin evidenziano un impegno della Santa Sede verso la pace e la giustizia, con una netta condanna di qualsiasi forma di discriminazione o odio.