L’analisi delle immagini satellitari ha rivelato importanti dettagli sulle dinamiche del petrolio e la Corea del Nord, suggellando un accordo in violazione delle sanzioni imposte dalle Nazioni Unite. Dall’inizio di marzo, si stima che Mosca abbia trasferito oltre un milione di barili di petrolio al regime di Kim Jong-un in cambio di forze e armamenti nordcoreani. Questo scambio è stato riportato dall’Open Source Centre, che ha condiviso le proprie scoperte con la BBC. Il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, ha sottolineato come questa transazione abbia implicazioni significative per la sicurezza globale, influenzando anche la penisola coreana, l’Europa e l’Indo-Pacifico.
cosa mostrano le immagini satellitari
Le immagini satellitari evidenziano la presenza di petroliere nordcoreane che si sono recate al porto russo di Vostochny per un totale di 43 viaggi negli ultimi otto mesi. Questi spostamenti sono avvenuti in modo furtivo, con petroliere che viaggiavano vuote all’arrivo e quasi piene alla partenza, secondo i dati sul pescaggio. In particolare, oltre il 50% dei viaggi documentati dal centro è stato effettuato da imbarcazioni soggette a sanzioni. La Russia, Non ha commentato ufficialmente.
Il primo scambio di petrolio è stato registrato il 7 marzo, segnando un punto di svolta dopo le notizie sui trasferimenti di armi dalla Corea del Nord alla Russia che risalgono a sette mesi prima. L’ultimo trasferimento è avvenuto il 5 novembre.
Il flusso continuo di petrolio offre stabilità alla Corea del Nord, come osservato da Joe Byrne di Open Source Centre, che ha descritto queste operazioni come sempre più regolari. Hugh Griffiths, ex membro di un gruppo di esperti dell’Onu sulle sanzioni, ha fatto notare che oggi il petrolio viene scambiato per diversi tipi di munizioni e soldati.
violate sanzioni onu
Questi scambi violano le sanzioni imposte dalle Nazioni Unite, che limitano le vendite di petrolio alla Corea del Nord. Dal 2017, Pyongyang può ricevere solamente un massimo di 500.000 barili di petrolio raffinato all’anno, fronteggiando un consumo annuo di nove milioni di barili. Tre settimane dopo il primo trasferimento, la Russia ha esercitato il veto al Consiglio di Sicurezza, ostacolando il monitoraggio delle sanzioni.
I trasferimenti di petrolio non rappresentano solo una questione di ricompensa economica. Andrei Lankov, studioso delle relazioni fra Mosca e Pyongyang, ha sostenuto che i recenti sviluppi potrebbero indicare un cambiamento nei calcoli strategici russi, necessitando di soldati e sostegno militare.
Secondo Go Myong-hyun, esperto di sicurezza, l’attuale transazione consente al regime nordcoreano di ricevere petrolio di qualità senza i rischi connessi al contrabbando in mare aperto, creando nuovi canali di approvvigionamento.
Il rischio sotteso è significativo. se le forze nordcoreane sono inviate a combattere, la quantità di petrolio ricevuta potrebbe non essere sufficiente in cambio della vita dei soldati.