Disfagia e Malattie Rare: Oltre i Frullati, Diete Personalizzate Secondo Rafanelli di Slafood

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‘Da paziente Sla cerco di aiutare chi è disfagico a non rinunciare a gusto e convivialità’

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Affrontare la Sclerosi Laterale Amiotrofica

La Sclerosi laterale amiotrofica (SLA) rappresenta una sfida ardua per chi ne è colpito, poiché impone una ristrutturazione della vita quotidiana. Nonostante la difficoltà intrinseca della malattia, chi vive questa condizione è determinato a mantenere viva la propria esistenza e a supportare gli altri in situazioni simili. La gestione della disfagia, in particolare, rappresenta una delle problematiche principali, poiché limitazioni alimentari possono causare isolamento sociale e perdita della convivialità.

Durante una recente intervista, è emerso il desiderio di lavorare su una dieta innovativa. L’obiettivo non è solo quello di fornire cibi frullati, ma di creare un’alimentazione che permetta di continuare a godere di convivialità e gusto. La frase chiave è: “La SLA non ruberà il mio presente”. Questa affermazione esprime la volontà di combattere e di non arrendersi.

Slafood: un’iniziativa di supporto

Slafood rappresenta un progetto unificante che combina l’expertise di chef professionisti con esperti nel campo della nutrizione, con l’intento di raccogliere fondi destinati alla ricerca e a programmi di supporto nutrizionale per i malati di SLA. Si tratta di una malattia neurodegenerativa progressiva che causa la morte delle cellule motoneuronali, portando a una crescente disabilità motoria. Attualmente, non esiste una cura definitiva.

“Stiamo lavorando per migliorare la qualità della vita di pazienti come me – ha dichiarato Davide Rafanelli, presidente di Slafood – tramite diete specifiche, alimenti creati in collaborazione con nutrizionisti e chef di Slafood e Aisla, per garantire un’alimentazione equilibrata e un recupero della convivialità.”