aumento dei ceppi batterici nel liquido seminale
Recenti studi scientifici hanno evidenziato la relazione tra la concentrazione di alcuni batteri nel liquido seminale e la fertilità maschile. In particolare, l’aumento di specifici ceppi di Pseudomonas, Prevotella e Lactobacillus iners potrebbe contribuire a creare un ambiente infiammatorio sfavorevole per la salute riproduttiva. Tali risultati sono stati riportati in due analisi condotte da ricercatori dell’Università di Napoli ‘Federico II’, in collaborazione con esperti brasiliani e danesi, e da scienziati dell’Università di Padova. Questi studi, pubblicati su ‘Frontiers in Endocrinology’ e ‘Cells’, hanno esaminato un gran numero di ricerche, evidenziando come un sovraccarico di questi batteri possa portare a una significativa riduzione della conta spermatica, inferiore alla soglia minima stabilita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
il tema della fertilità maschile
Nel contesto del VI Congresso Natura, Ambiente, Uomo (Nau), gli specialisti della Società Italiana di Andrologia (SIA) approfondiranno l’importanza della salute spermatica. Gli esperti sottolineano che una bassa concentrazione di spermatozoi è responsabile di circa il 30% delle problematiche di infertilità nelle coppie. Si segnala un drastico calo globale della conta spermatica negli ultimi cinquant’anni, nullificando la speranza di molte coppie.
microbioma e fertilità
Le ricerche rivelano che il liquido seminale non è privo di batteri come precedentemente ipotizzato. Il professor Alessandro Palmieri, presidente della SIA, spiega che lo sperma ospita una propria comunità microbica e un equilibrio di tali batteri è fondamentale. Una loro eccessiva proliferazione può influenzare negativamente la fertilità maschile. In particolare, è stata osservata una correlazione tra un alterato microbiota e condizioni di oligozoospermia, dove vi è una riduzione della conta spermatica.
dati emersi dalle ricerche
Un approfondimento degli studi ha mostrato come la composizione microbica nei soggetti con problemi di fertilità differisca da quella degli individui fertili, con un eccesso di Prevotella e Lactobacillus. Questo è stato confermato anche da una review condotta dall’Università di Padova, rivelando concentrazioni elevate di Pseudomonas. Si è notato che un sovradosaggio di Lactobacillus può portare alla produzione di acido lattico, contribuendo a un’infiammazione locale che compromette la qualità spermatiche.
le prospettive future della ricerca
Le scoperte relative al microbiota del liquido seminale offrono spunti interessanti per il futuro della diagnosi dell’infertilità maschile. Sebbene il tema sia ancora poco esplorato, si intravedono opportunità per nuove strategie terapeutiche e per la comprensione di forme di infertilità definite “idiopatiche” o “sine causa”. Secondo palmieri, queste nuove conoscenze potrebbero portare a cambiamenti nelle cura dell’infertilità, migliorando la fertilità maschile.
- Alessandro Palmieri, presidente SIA
- Ricercatori dell’Università di Napoli ‘Federico II’
- Esperti dall’Università di Padova
- Colleghi brasiliani
- Colleghi danesi