L’entrata in scena dei missili Atacms forniti dagli Stati Uniti da parte dell’Ucraina contrassegna un momento significativo nel conflitto in corso. A quasi mille giorni dall’inizio della guerra, un attacco mirato su un deposito d’armi in Bryansk, a circa 110 km dal confine con la Russia, ha scatenato una reazione immediata. Mosca ha risposto a questa offensiva con il rilascio di una nuova dottrina nucleare da parte del presidente Vladimir Putin, che sottolinea l’importanza della deterrenza nucleare.
Nuova dottrina nucleare russa
Con il recente decreto che aggiorna la dottrina nucleare precedente del 2020, si constata che l’uso delle armi nucleari viene considerato ultima risorsa. Nelle linee guida riviste viene evidenziato che non solo le minacce esistenziali alla Russia possono attivare una risposta nucleare, ma anche diversi altri rischi critici per la sovranità nazionale. Tra le nuove misure, si prevede una maggiore estensione delle minacce e dei Paesi oggetto di deterrenza.
- Attacchi da stati non nucleari supportati da potenze nucleari
- Attività militari convenzionali che minacciano la Russia e i suoi alleati
- Deployment di sistemi di difesa missilistica da avversari potenziali
Reazione degli Stati Uniti
La risposta statunitense non si è fatta attendere. Fonti anonime hanno confermato che la Casa Bianca non è sorpresa dalle nuove misure di Mosca, definendole retorica irresponsabile. È stata ribadita la posizione di mantenimento dello stato attuale del potere nucleare americano, considerando le nuove regole russe come un proseguimento della stessa narrazione aggressiva. Il Consiglio di Sicurezza Nazionale ha sottolineato la mancanza di necessità di un cambiamento strategico nella loro postura nucleare.
Zelensky e la pressione sulla Russia
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rinnovato le richieste di sostegno militare, esprimendo la necessità di continuare a fare pressione su Mosca. Pur non confermando ufficialmente l’uso degli Atacms, ha dichiarato che l’Ucraina possiede capacità offensive per continuare a colpire. Nel corso di un’intervista, ha criticato i leader del G20 accusandoli di inazione, chiedendo esplicitamente missili Taurus dalla Germania, ultimo alleato da convincere.
- Volodymyr Zelensky – Presidente dell’Ucraina
- Joe Biden – Presidente degli Stati Uniti
- Vladimir Putin – Presidente della Russia
- Sergei Lavrov – Ministro degli Esteri della Russia