Equità Fiscale e Sicurezza: Focus del XXIII Convegno Nazionale

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“Gli intermediari hanno un ruolo cruciale nei rapporti tra il fisco e i contribuenti e sono soggetti al controllo dell’Agenzia delle Entrate.”

Tributaristi, albo intermediari ed equità su infortuni al centro XXIII convegno Int

20 novembre 2024 | 16.13

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“Durante il convegno nazionale di quest’anno, si è tenuta anche una conferenza stampa incentrata su due problematiche principali. La prima concerne la richiesta di un elenco pubblico consultabile dai contribuenti che riporti gli intermediari fiscali abilitati. Questi professionisti svolgono un compito fondamentale nel rapporto tra fisco e cittadini, ma sono soggetti ai controlli dell’Agenzia delle Entrate, la quale ha il potere di sanzionare anche con la sospensione o la cancellazione dall’elenco degli abilitati”. Questa affermazione è stata rilasciata da Riccardo Alemanno, presidente nazionale dell’Int, Istituto Nazionale Tributaristi, durante il XIII convegno nazionale, tenutosi oggi all’Hotel Nazionale di piazza Montecitorio a Roma.

“La problematica riscontrata – continua Alemanno – è legata al fatto che l’elenco degli intermediari non è pubblico, il che significa che i contribuenti non possono verificare se l’intermediario fiscale di riferimento sia regolarmente iscritto o se abbia subito provvedimenti di sospensione o cancellazione. Risulta necessario quindi rendere l’elenco pubblico per garantire ai contribuenti la possibilità di confermare lo status dell’intermediario. Questa misura non implicherebbe un aggravio per l’Agenzia delle Entrate, poiché esiste già un archivio dei soggetti abilitati e delle sanzioni applicabili in caso di comportamenti illeciti. Il tema è stato discusso con il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, il quale ha mostrato interesse ma ha sottolineato la necessità di un’approvazione da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze”.

“Il secondo argomento trattato riguarda l’equità per i professionisti in caso di malattia o infortunio. Attualmente, le tutele per malattia, infortunio e maternità a rischio sono garantite esclusivamente per coloro che sono iscritti a ordini professionali, escludendo i professionisti regolamentati dalla legge numero 4 del 14 gennaio 2013 (Professioni non ricomprese in ordini o collegi) e quelli registrati in elenchi o registri, incidendo così anche sui loro assistiti”.

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