stato dell’accordo sulla nuova commissione europea
In un contesto di crescente tensione politica, l’accordo per la nomina dei sei vicepresidenti designati della nuova Commissione Europea rimane in stand-by. Il blocco è attribuibile all’attesa per la conclusione dell’audizione alle Cortes di Madrid della terza vicepresidente del governo di Sanchez, Teresa Ribera, che ha come tema centrale le alluvioni che hanno provocato oltre 200 morti nella regione di Valencia a settembre. Diverse fonti parlamentari segnalano che le trattative continuano a Bruxelles mentre si svolgono incontri tra i principali gruppi politici.
reazioni politiche e conflitti interni
L’intesa attuale ribadisce le linee guida presentate dalla presidente Ursula von der Leyen a luglio e ha ottenuto ampio supporto dal Partito Popolare Europeo (PPE), eccezion fatta per i Popolari spagnoli. La situazione è complicata dalla necessità di terminare l’audizione di Ribera, visto che il leader del PPE, Manfred Weber, non può annunciare l’accordo prima che si chiuda il dibattito contrario portato avanti dai deputati del Partido Popular. Questo atteggiamento è necessario per mantenere buone relazioni con gli alleati spagnoli, cruciali per la rielezione di Weber come presidente del partito durante il congresso di Valencia in aprile.
situazione del gruppo socialisti e demografia dei gruppi
Attualmente, il gruppo S&D sta procedendo con le proprie riunioni; La mancanza di un accordo è dovuta in parte all’attesa di orientamenti da Madrid. I Socialisti non possono rendere pubblica la loro approvazione fino a quando i Popolari non prendono una posizione chiara. In seno al gruppo S&D, la delegazione francese, che conta 13 eurodeputati (mentre l’Italia ne ha 21), si mostra particolarmente ostile. Fin dall’inizio, i rappresentanti francesi hanno manifestato la loro opposizione alla nomina di un vicepresidente proveniente dall’estrema destra italiana, nonostante Raffaele Fitto non provenga effettivamente da quella area politica.
conseguenze politiche e tempistiche
La questione rimane delicata, poiché la nomina di Ribera rappresenterebbe una grande vittoria per il governo Sanchez. Sono in atto manovre da parte dei Popolari spagnoli per cercare di ostacolarla, dato il peso delle deleghe ricevute. Secondo alcune fonti interne, ci si aspetta che un accordo sulla nuova Commissione possa essere raggiunto in giornata, consentendo così una votazione programmata per il 27 novembre, con possibili implicazioni immediate dal primo dicembre.