Le recenti decisioni di Donald Trump, in seguito alla vittoria alle elezioni americane, hanno suscitato notevole preoccupazione e sorpresa, persino tra i membri della maggioranza repubblicana al Senato. Le nomine proposte da Trump, che includono personaggi controversi, stanno messi in discussione il ruolo del Congresso nel processo di conferma.
Nomine controverse di Trump
Il presidente ha avviato una serie di nomine che sembrano voler sfidare apertamente chiunque si opponga alla sua agenda. Tra queste, spicca la nomina di Matt Gaetz alla guida del dipartimento di Giustizia, considerato un campione del disordine tra i deputati dell’estrema destra. Trump ha invitato i senatori repubblicani ad accettare il recess appointment per superare gli ostacoli del Congresso.
Karoline Leavitt portavoce della Casa Bianca
La nomina di Karoline Leavitt, già portavoce della campagna, come nuovo portavoce della Casa Bianca è stata ben accolta da Trump, che ha elogiato le sue doti comunicative e la sua tenacia.
La richiesta di Trump: recess appointment
Pochi giorni prima di queste nomine, Trump ha chiesto ai senatori repubblicani di utilizzare il recess appointment per accelerare il processo di conferma, bypassando così il Congresso. La sezione 2 dell’articolo 2 della Costituzione consente al presidente di riempire posti vacanti mentre il Senato è in recess, ma le regole moderne hanno limitato questo potere.
Storia del recess appointment
In passato, presidenti come Bill Clinton, George W. Bush, e Barack Obama hanno utilizzato questa pratica, sebbene recenti sentenze della Corte Suprema abbiano restrizioni significative. Ad oggi, Trump desidera forzare i repubblicani a rinunciare al loro ruolo di bilanciamento delle scelte presidenziali, alimentando così una potenziale frattura con il suo stesso partito.
Conclusioni sulla situazione attuale
Non è chiaro se i senatori repubblicani accetteranno di adottare questa misura mentre alcune nomine continuano a suscitare perplessità. La scelta di John Thune come leader della maggioranza potrebbe rappresentare un cambiamento in direzione diversa rispetto a quanto auspicato da Trump, lasciando aperta la questione su come si evolverà la dinamica di potere all’interno del partito.
- Donald Trump
- Matt Gaetz
- Karlone Leavitt
- John Thune