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Presidente dell’Anm: “Si cerca di modificare radicalmente le competenze con un semplice emendamento”
16 novembre 2024 | 23.04
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Un’emergenza di rilevanza critica sembra essere emersa con la proposta di un emendamento al decreto-legge riguardante i flussi migratori e la protezione internazionale. Questo emendamento intende modificare radicalmente le sezioni specializzate ‘immigrazione’ dei Tribunali, suscitando intense preoccupazioni rispetto all’attuale assetto giudiziario. Il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm), Giuseppe Santalucia, ha espresso il suo parere nel corso del Comitato Direttivo Centrale dell’associazione.
“Con questo intervento si mira a modificare irrazionalmente le competenze esistenti. La Corte di Appello, già oberata da carichi di lavoro notevoli, si vedrebbe costretta a gestire le procedure di convalida, delegando le proprie sezioni penali a un compito non compatibile”, ha dichiarato Santalucia. La razionalità dell’intervento appare fortemente compromessa, alimentando l’idea che vi sia una voglia di delegittimare i giudici, muovendo dall’erronea concezione che tali magistrati stiano sabotando le politiche dell’esecutivo.
Secondo il presidente dell’Anm, “Si cerca di svilire il principio di specializzazione per rimpiazzare i giudici il cui operato non ha soddisfatto”. Ha continuato affermando che “Il Parlamento detiene la sovranità ed è il forum ideale per le deliberazioni necessarie”, dichiarazione supportata dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Lucio Malan, ha confermato il diritto dell’Anm di esprimere opinioni, mentre la Lega ha criticato ulteriormente le recenti affermazioni, sostenendo che “questo clima di contestazione non si è ancora affievolito”.
Personaggi coinvolti
- Giuseppe Santalucia – Presidente Anm
- Matteo Piantedosi – Ministro dell’Interno
- Lucio Malan – Capogruppo Fratelli d’Italia
- Lega – Partito politico italiano