La guerra tra Russia e Ucraina ha assunto nuovi contorni, trasformandosi da una semplice questione di politica e sicurezza in un’opportunità economica per il governo russo. Secondo l’economista Vladislav Inozemtsev, citato dal Wall Street Journal, il fenomeno ha portato all’emergere di un concetto innovativo, definito “deathonomics”, ovvero l’economia della morte. Tale orientamento si manifesta nel fatto che, in alcune regioni della Russia, morire al fronte risulta essere economicamente vantaggioso rispetto a vivere una vita senza speranza.
le politiche governative e le compesazioni economiche
Il governo russo ha implementato politiche di reclutamento basate su salari elevati e bonus significativi per attrarre nuovi soldati. In particolari zone meno abbienti, il guadagno può arrivare a superare di cinque volte quello delle aree più prospere. Ad esempio, in Tuva, i depositi bancari sono aumentati del 151% dall’inizio del 2022. Allo stesso modo, nel territorio di Altai, i guadagni dei locali pubblici sono cresciuti del 56% nell’anno in corso, ben oltre la crescita media nazionale del 9%. Questo ha portato a un’inversione della percezione pubblica riguardo alla guerra; le famiglie degli uomini caduti ricevono risarcimenti che, per molti, superano i guadagni potenziali di una vita intera.
- Vladislav Inozemtsev – Economista
- Vasily Astrov – Economista all’Institute for International Economics Studies
impatto della guerra sulla società e l’economia russa
Le compensazioni destinate alle famiglie dei soldati morti hanno raggiunto, in un solo anno fino al giugno scorso, una cifra pari a 30 miliardi di dollari. Questo ammontare ha evidenziato come la guerra stia cambiando comportamenti e aspettative economiche nella società russa, contribuendo a un’ondata di accettazione da parte della popolazione riguardo a questo stato di cose. La spesa militare ha raggiunto livelli enormi, simili a quelli dell’era sovietica, consentendo ai militari di mantenere stipendi elevati e garantendo un flusso di nuova forza lavoro nei settori più vulnerabili del Paese.
cambiamenti nella percezione del servizio militare
La guerra ha influenzato anche il concetto di prestigio vincente per i soldati, che ora non solo aumentano le proprie entrate, ma acquisiscono anche uno status sociale elevato. Iniziative come il programma “il tempo degli eroi” aiutano a integrare i veterani nella burocrazia. Questo cambiamento di attitudine si riflette anche nella percezione pubblica della guerra stessa, con un numero crescente di cittadini che sostiene che il Paese stia procedendo nella direzione giusta.
- Vladimir Putin – Presidente della Russia
- Governatore di una regione dell’estremo oriente russo – Ha promosso il patriottismo tra i giovani
conseguenze e statistiche sulla perdita umana
Dall’inizio del conflitto, le stime suggeriscono che le vittime tra le forze russe ammontino a circa 600.000 tra morti e feriti. Per ogni soldato inviato al fronte, il governo elargisce stipendi nettamente superiori alla media nazionale, incentivando ulteriormente il reclutamento, che secondo l’intelligence britannica, ammonta a circa mille nuovi soldati al giorno. Nonostante ciò, le spese statali pesano enormemente sul bilancio pubblico, contribuendo a un deficit che ha portato la Banca Centrale a innalzare i tassi d’interesse ai massimi storici.