presentazione dell’osservatorio moda e generazioni
Durante la presentazione del primo Osservatorio Moda e Generazioni, “Fashion & Identity – Vestirsi senza infrastrutture”, è emerso un quadro significativo riguardo all’influenza dei contesti mediatici, sociali e digitali nelle scelte stilistiche degli individui. Mauro Ferraresi, sociologo della comunicazione e docente presso l’università Iulm, ha sottolineato come le persone non siano più solo target passivi, ma svolgano un ruolo attivo nella definizione del proprio stile. L’interazione offerta dal mondo digitale consente di diventare, in certa misura, “stilisti di se stessi”, un fenomeno reso possibile dall’avvento delle nuove tecnologie.
obiettivi della ricerca
L’indagine, realizzata da McArthurGlen in collaborazione con BVA Doxa, si è focalizzata sul legame tra identità e moda. Un obiettivo primario è stato analizzare in che modo le nuove generazioni utilizzino l’abbigliamento per esprimere la propria autenticità. Nell’ambito della ricerca, è stata presentata una differenza rilevante tra la generazione Z e i Millennials, evidenziando la tendenza a costruire un’identità attraverso le proprie scelte di abbigliamento.
comunicazione attraverso la moda
Secondo Ferraresi, l’abbigliamento è spesso il risultato di una scelta ego sintonica, ovvero un’opzione che riflette il proprio sentire e il modo di vivere. L’abbigliamento diventa quindi un mezzo di comunicazione, non verbale, fondamentale per esprimere la propria identità. Inoltre, i social network giocano un ruolo cruciale in questo processo: si stima che si trascorrano circa sei ore al giorno davanti agli schermi, dove questi strumenti consentono di ottenere informazioni e di costruire o consolidare relazioni.
La riflessione di Ferraresi si conclude con l’importanza di selezionare gli strumenti giusti nel contesto digitale, accogliendo gli aspetti positivi e lasciando da parte quelli meno costruttivi.