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Dall’allevamento alla coltivazione, florovivaismo e agriturismo presentano un panorama in evoluzione, guidato da una crescente presenza femminile nel settore agricolo.
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In Italia, circa 200mila donne hanno intrapreso un percorso imprenditoriale nel settore agricolo, sfidando convenzioni e pregiudizi. Secondo i dati forniti da Coldiretti, più di un’azienda agricola su quattro (28%) è attualmente guidata da donne, attive in diverse aree come allevamento, coltivazione, florovivaismo e agriturismo. Inoltre, queste imprenditrici si dedicano anche ad attività sociali, tra cui fattorie didattiche e programmi di inserimento per donne in difficoltà. Un aspetto significativo è la partecipazione di giovani donne: circa 13mila aziende sono condotte da imprenditrici sotto i 35 anni, le quali si orientano verso l’innovazione e la tecnologia.
Questa crescente attenzione femminile verso l’agricoltura è rappresentativa di un interesse rinnovato per le opportunità professionali nel settore. Coldiretti ha messo in luce questo fenomeno durante il Premio “Amiche della terra, storie di donne che nutrono il mondo”, svoltosi a Roma presso Palazzo Rospigliosi, organizzato dalle Donne Coldiretti.
Distribuzione geografica delle imprenditrici agricole
Le nuove figure femminili nel settore agricolo sono distribuite su tutto il territorio nazionale, con le regioni di Sicilia, Puglia e Campania che occupano le posizioni di vertice per numero di aziende agricole gestite da donne. Sicuramente degno di nota è il fatto che quasi un quarto di queste produttrici possiede una laurea, spesso in discipline non direttamente correlate all’agricoltura. Inoltre, il 50% di esse gestisce attività complementari come agriturismo, agriasili, fattorie didattiche e agri cosmesi, con una particolare enfasi sul sociale, che include l’inserimento di individui con un passato difficile e donne vittime di violenza.
Pratiche agricole sostenibili
Un aspetto positivo da sottolineare è che oltre il 60% di queste imprenditrici adotta pratiche agricole sostenibili, come l’agricoltura biologica, contribuendo in tal modo alla tutela della biodiversità e al benessere animale.