Recentemente, il Qatar ha comunicato la sospensione della propria mediazione tra Israele e Hamas per quanto riguarda un possibile cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Il portavoce del Ministero degli Esteri qatariota ha dichiarato che i negoziati riprenderanno solo quando le parti coinvolte dimostreranno la loro intenzione seria di porre fine a una situazione di conflitto che continua a causare sofferenze ai civili nella Striscia. Questa posizione è stata ribadita in una dichiarazione ufficiale, in risposta a speculazioni e notizie sul cessate il fuoco e la chiusura degli uffici di Hamas a Doha.
La sospensione della mediazione
Secondo quanto riportato, il Qatar ha descritto come “inaccurate” le notizie riguardanti un ritiro definitivo dalla mediazione e ha sottolineato di aver avvisato le parti circa dieci giorni fa, specificando che sarebbe stata sospesa la mediazione se non fosse stata raggiunta un’intesa in quel tentativo.
La posizione del Qatar
In un ulteriore chiarimento, è emerso che il Qatar non accetterà di essere utilizzato come strumento di ricatto e che la continuazione delle negoziazioni non giustifica il proseguimento del conflitto. Inoltre, è stato comunicato a Hamas che il suo ufficio diplomatico a Doha “non ha più ragione d’essere”.
La risposta di Hamas
Hamas, da parte sua, ha affermato di non aver ricevuto alcuna richiesta ufficiale di chiudere la sede in Qatar; un funzionario del movimento ha dichiarato che non ci sono conferme su quanto riportato da fonti anonime. Il Times of Israel ha poi riferito che un funzionario israeliano ha accolto positivamente la decisione qatariota di interrompere il ruolo di mediazione.
Notizie precedenti sulla situazione
Nei giorni precedenti, si era fatto riferimento a comunicazioni tra alti funzionari degli Stati Uniti e il Qatar riguardo alla necessità di chiudere l’ufficio di Hamas, soprattutto dopo l’attacco del 7 ottobre. Anche se inizialmente non era stata avanzata una richiesta formale in questo senso, negli ultimi sviluppi si è giunti a considerare la presenza di Hamas a Doha come non più accettabile.
Situazione degli ostaggi a Gaza
Le famiglie degli ostaggi israeliani a Gaza hanno recentemente ricordato i 400 giorni di prigionia dei loro cari. Sono avvenute manifestazioni a Tel Aviv, dove i familiari hanno esposto cartelli con messaggi chiari sulla necessità del rilascio degli ostaggi. Le forze di sicurezza israeliane stimano che circa 51 ostaggi, sui 101 presenti a Gaza, siano ancora vivi.
- Hamas
- Funzionari del Ministero degli Esteri del Qatar
- Funzionari americani
- Funzionari israeliani
- Famiglie degli ostaggi