Accuse di complotto contro l’Iran
Recenti dichiarazioni hanno sollevato un forte dibattito internazionale riguardo il coinvolgimento dell’Iran in un presunto complotto per assassinare l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. In risposta, il ministero degli Esteri iraniano ha categoricamente respinto tali accuse, definendole “totalmente infondate”.
Reazione del governo iraniano
Il portavoce del ministero, Esmaeil Baghaei, ha affermato che l’Iran non è in alcun modo «coinvolto in un tentativo di assassinio di ex o attuali funzionari americani». Questo comunicato sottolinea la posizione dell’Iran rispetto alle gravi accuse mosse dagli Stati Uniti.
Dettagli del complotto
Il dipartimento di Giustizia statunitense ha recentemente annunciato le incriminazioni contro tre individui legati a un presunto piano di omicidio nei confronti di Trump, da considerarsi un attacco alla sicurezza nazionale. Secondo quanto riportato, le autorità iraniane avrebbero richiesto a uno degli accusati, Fareh Shakeri, di coordinare l’azione pianificata.
Arresti negli Stati Uniti
Due cittadini americani, Carlisle Rivera e Jonathan Loadholt, sono stati arrestati a New York. Sono accusati di aver fornito assistenza al governo iraniano nel monitoraggio di un altro individuo di origine iraniana coinvolto nel complotto. Stando alle informazioni disponibili, l’ordine per uccidere Trump sarebbe derivato dalla vendetta per la morte di Qassem Soleimani, noto leader della Quds Force, avvenuta a Baghdad nel gennaio del 2020.
Accusati nel complotto
Le segnalazioni indicano che i soggetti incriminati nel complotto includono:
- Fareh Shakeri
- Carlisle Rivera
- Jonathan Loadholt