Omicidio Angelo Vassallo: Colonnello Cagnazzo sotto Interrogatorio, Scopri le Novità di Oggi

Recentemente, sono emerse importanti evoluzioni riguardo al caso dell’omicidio di Angelo Vassallo, noto come il ‘sindaco pescatore’ di Pollica. Un ufficiale dei Carabinieri è attualmente accusato di aver preso parte alla pianificazione dell’omicidio e al depistaggio delle indagini che ne sono seguite.

La foto di Angelo Vassallo sul porto di Pollica - Fotogramma
La foto di Angelo Vassallo sul porto di Pollica – Fotogramma

09 novembre 2024 | 00.05

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Il primo ciclo di interrogatori per il delitto di Vassallo si svolgerà oggi, 9 novembre, alle 12, davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Salerno. Presente l’ufficiale Fabio Cagnazzo, coinvolto in un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per aver presunto ruolo nella pianificazione dell’omicidio avvenuto il 5 settembre 2010, quando Vassallo fu colpito da nove proiettili di pistola calibro 9, oltre al successivo depistaggio delle indagini.

In aggiunta a Cagnazzo, sono stati arrestati anche:

  • Lazzaro Cioffi (carabiniere già detenuto per altro reato)
  • Giuseppe Cipriano (imprenditore di Scafati)
  • Romolo Ridosso (ex boss con trascorsi come collaboratore di giustizia)

Cagnazzo, attualmente ricoverato all’ospedale militare del Celio di Roma per gravi problemi di salute, si presenterà davanti al giudice per l’interrogatorio di garanzia. La difesa ha già annunciato l’intenzione di esercitare la facoltà di non rispondere a causa dell’ampiezza degli atti presentati, che ammontano a oltre 78.000 pagine. Il colonnello, in un’interrogazione precedente durata oltre 10 ore, aveva già fornito dettagli ai pubblici ministeri.

Le accuse della Procura

Le accuse mosse dalla Procura di Salerno includono i tentativi di depistaggio legati alla falsa pista del “brasiliano” e a una presunta lite con un albergatore. Attraverso un’approfondita indagine, i carabinieri del Ros di Roma, sotto la direzione del procuratore Giuseppe Borrelli, hanno dimostrato che Cagnazzo ha effettivamente indirizzato le indagini verso piste errate per distrarre l’attenzione dal traffico di droga organizzato dal clan Cesarano di Castellammare di Stabia.