Il Pentagono manifesta preoccupazioni significative circa la nuova presidenza di Donald Trump a seguito della sua schiacciante vittoria alle elezioni americane del 2024. Riferendosi a possibili “grandi sconvolgimenti”, i funzionari temono una deriva autoritaria e un processo decisionale caotico che potrebbe complicare le operazioni all’interno dell’esercito americano. Un aspetto rilevante è la potenziale attuazione da parte di Trump della sua promessa di utilizzare l’esercito per controllare i cittadini e di richiedere fedeltà dai vertici del Dipartimento della Difesa, minando l’imparzialità dell’istituzione.
Rischi per la professionalità dell’esercito
Secondo Richard Kohn, professore e storico militare, il principale pericolo che l’esercito deve affrontare con Trump al comando è la rapida erosione della professionalità, compromettendo il rispetto da parte della popolazione. Kohn sottolinea l’assenza di comprensione da parte di Trump del valore delle relazioni civili-militari e dell’importanza di mantenere un esercito apartitico.
Preoccupazioni sulla Costituzione
Alcuni ex funzionari dell’amministrazione Trump, inclusi Mark T. Esper e il generale Mark A. Milley, hanno espresso preoccupazioni per una possibile deriva autoritaria. Hanno cercato di ostacolare gli impulsi autoritari di Trump nel suo primo mandato, sottolineando il rischio di ordini presidenziali illegittimi. Il generale Jim Mattis ha affermato che Trump non ha mai cercato di unire il popolo americano durante la sua presidenza.
Repressione del dissenso: timori sull’esercito
Rachel VanLandingham, esperta di diritto della sicurezza nazionale, ha espresso la sua maggiore preoccupazione riguardo all’uso dell’esercito per reprimere il dissenso. Ha evidenziato che gli ordini presidenziali vengono generalmente considerati legittimi e che c’è il timore di punizioni per chi disobbedisce. La situazione potrebbe portare i militari a seguire gli ordini di Trump, data la percezione di minimi rischi nel conformarsi.
Invito alle truppe per difendere la Costituzione
Il Segretario alla Difesa, Lloyd Austin, ha affermato che l’esercito assicurerà una transizione pacifica e professionale verso la nuova amministrazione. In un suo messaggio, ha ribadito che l’esercito continuerà a distinguersi dalla politica, focalizzandosi sulla difesa della Costituzione e dei diritti di tutti i cittadini. Austin ha sottolineato che i membri delle forze armate devono ricordarsi del prestigio e della missione della loro istituzione.
- Donald Trump – Presidenti eletto
- Richard Kohn – Professore e storico militare
- Karoline Leavitt – Portavoce di Trump
- Mark T. Esper – Ex segretario alla Difesa
- Mark A. Milley – Ex presidente del Joint Chiefs of Staff
- John Kelly – Ex Chief of Staff della Casa Bianca
- Jim Mattis – Ex segretario alla Difesa
- Rachel VanLandingham – Ex avvocato dell’aeronautica
- Peter Feaver – Esperto di relazioni civili-militari
- Lloyd Austin – Segretario alla Difesa