pressing degli stati uniti sull’europa
Con l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, si intensificano le richieste da parte degli Stati Uniti affinché l’Europa incrementi le proprie spese militari. L’obiettivo è raggiungere il 2% del Pil destinato alla difesa e all’Alleanza Atlantica. Questo risultato sembra difficile da raggiungere per l’Italia, che insieme ad altri cinque Paesi è considerata in ritardo. Inoltre, il ritorno in vigore delle restrizioni legate al Patto di stabilità complica ulteriormente la situazione.
la posizione del governo italiano
La premier Giorgia Meloni, attualmente a Budapest per un incontro del Consiglio europeo, ha dichiarato la sua convinzione della necessità di una maggiore indipendenza e autonomia dell’Europa, sostenendo che sia fondamentale investire di più nella difesa. La Meloni ha però sottolineato che servono strumenti adeguati per realizzare questi investimenti, che non devono gravare sui cittadini italiani.
- Giorgia Meloni – Premier
- Mario Draghi – Ex premier
- Giancarlo Giorgetti – Ministro dell’Economia
Secondo le stime, l’Italia è attualmente ferma all’1,57% delle spese per la difesa, lontano dall’obiettivo fissato nel 2014, il che richiederebbe un incremento annuo di circa 10 miliardi di euro.
la visione di draghi e la sfida del 2%
Mario Draghi, presente a Budapest, ha affermato che raggiungere il 2% è realizzabile se si rispettano gli impegni presi. Il ministro dell’Economia ha descritto l’obiettivo come ambizioso e non del tutto compatibile con le attuali normative europee. Per conseguire il risultato, le attuali regole necessiterebbero di un certo grado di flessibilità.
opinioni di esponenti governativi
Matteo Perego di Cremnago, sottosegretario alla Difesa, sostiene la necessità di scorporare le spese militari dal Patto di stabilità, mentre Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri, sottolinea che gli Stati Uniti attendono un impegno concreto dall’Europa. Entrambi vedono nella presidenza Trump un’opportunità per l’Unione Europea.
- Matteo Perego di Cremnago – Sottosegretario alla Difesa
- Edmondo Cirielli – Viceministro degli Esteri
la posizione di lupi e borghi
Secondo Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, l’intera Unione Europea deve rafforzare la propria capacità di difesa, vista la fase attuale come un’opportunità. Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva al Senato, sottolinea la necessità di una europeizzazione della difesa e sicurezza, riconoscendo l’elezione di Trump come potenziale acceleratore di un cambiamento.
Borghi ha evidenziato che la spesa militare complessiva nell’Unione Europea è stata di 313 miliardi di dollari nel 2023, di gran lunga inferiore rispetto agli Stati Uniti e rappresentando una frazione significativa rispetto alla Cina. Questo costo comunque mostra una frammentazione che rende difficile ottimizzare le risorse disponibili.
- Maurizio Lupi – Leader di Noi Moderati
- Enrico Borghi – Capogruppo Italia Viva al Senato