Un’importante intervista ha messo in luce un periodo difficile della carriera di un ex calciatore, rivelando sfide personali e professionali. La narrazione offre un approfondimento su come le esperienze all’interno e all’esterno del campo possano influenzare la vita di un atleta.
08 novembre 2024 | 11.20
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Durante il suo percorso nel calcio, Andy Van der Meyde ha vissuto momenti di grande tensione e difficoltà. L’ex centrocampista dell’Inter, squadra in cui non ha avuto l’impatto sperato, ha condiviso il suo racconto in una recente intervista a Prime Video, evidenziando un periodo particolarmente buio della sua vita che ha coinciso con il trasferimento in Premier League, all’Everton. Secondo le sue parole, “la mia carriera è finita quando sono andato all’Everton. Ho fatto numerosi errori e lì è crollato tutto”.
Il giocatore ha anche rivelato aspetti della sua vita personale, ammettendo di aver tradito la moglie e abbandonato i propri figli per un’altra donna. Ha descritto il suo stile di vita sregolato, fatto di notti trascorse a bere fino a perdere il controllo, fino a quando si è rivolto agli stupefacenti e ha iniziato a consumare cocaina: “Non ero più me stesso”. I suoi problemi hanno avuto ripercussioni anche sul campo, contribuendo a conflitti con l’allenatore e a situazioni familiari gravi, come quando la figlia era ricoverata in ospedale. Van der Meyde ha toccato il fondo quando si è reso conto che sarebbe potuto morire se non avesse preso provvedimenti: “Ho chiamato il mio agente e gli ho detto che dovevo andarmene” per salvare la propria vita.
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