malaria autoctona a verona
Un caso di malaria autoctona è stato riscontrato a Verona in una persona che non ha recentemente viaggiato in aree considerate a rischio. La notizia è stata comunicata dalla Direzione Prevenzione della Regione Veneto.
interventi della regione
Appena ricevuto il report del caso, la Regione ha prontamente attivato misure di sorveglianza in sinergia con l’Ulss 9 e l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie. Le azioni intraprese includono:
- approfondimento dell’indagine epidemiologica
- investigazioni sul campo con cattura e analisi dei vettori
- monitoraggio sanitario per altri soggetti nei luoghi di possibile esposizione
- operazioni di disinfestazione preventiva
informazioni sulla malaria
La malaria è una patologia infettiva trasmessa all’uomo tramite la puntura di zanzare infette da un parassita conosciuto come Plasmodium. I sintomi comuni includono febbre, brividi severi, sudorazione, mal di testa, nausea, vomito e dolori muscolari. Sebbene sia una condizione trattabile, è fondamentale una diagnosi e un intervento tempestivo per ridurre il rischio di complicanze gravi.
È importante ribadire che la malaria non si trasmette attraverso il contatto diretto, la saliva o i rapporti sessuali, ma solo tramite il contatto con sangue infetto oppure a causa della puntura di zanzare infette. Attualmente, il tipo di zanzara capace di trasmettere questo parassita non è presente nel territorio italiano.
storia della malaria in italia
La malaria è stata ufficialmente eradicata in Italia negli anni ’70 grazie a campagne di bonifica e al controllo delle zanzare, oltre all’uso di farmaci specifici. In Veneto, i casi di malaria segnalati riguardano esclusivamente persone che hanno contratto la malattia all’estero in zone endemiche.