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Le elezioni presidenziali americane del 2024 si avvicinano a una resa dei conti nei sette Stati chiave, decisivi per il futuro della Casa Bianca. Al momento, la situazione si preannuncia vitale e incerta con squilibri significativi in alcune aree.
06 novembre 2024 | 02.02
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Attualmente, si registra una competizione serrata tra Donald Trump e Kamala Harris in Georgia e North Carolina, due tra i sette Stati cruciali per la corsa alla presidenza. In Pennsylvania, un altro stato in bilico, con il 5% delle schede già conteggiate, Harris risulta in testa.
Georgia e North Carolina hanno entrambi un valore di 16 grandi elettori, mentre la Pennsylvania offre 19 voti decisivi.
Gli ‘swing states’ e il loro ruolo cruciale
Gli ‘swing states’ sono quegli Stati in bilico che vantano un’assenza di predominanza tra gli elettori Repubblicani e Democratici. Tra questi, si annoverano Pennsylvania, Georgia, North Carolina, Michigan, Arizona, Wisconsin e Nevada. Ciascuno di questi Stati influenzerà significativamente l’esito delle elezioni, determinando di fatto chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti.
In base al sistema elettorale statunitense, l’importanza non risiede nel conteggio totale dei voti, bensì nel numero di grandi elettori assegnato a ogni Stato (complessivamente 538). La competizione si concentra attorno ai 270 voti elettorali necessari per ottenere la vittoria e, quindi, la Casa Bianca.
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