Il conflitto in corso tra Ucraina e Russia si complica ulteriormente con l’ingresso delle truppe nordcoreane nel teatro operativo. Di seguito, si analizzano gli eventi recenti riguardanti il coinvolgimento dei militari di Pyongyang e le reazioni a livello internazionale.
Scontri al fronte: la prima conferma
Kim Jong-un ha registrato le prime perdite tra i suoi soldati in Ucraina, in occasione del primo scontro diretto tra l’esercito di Kiev e i militari nordcoreani inviati a supporto della Russia. Le forze nordcoreane, secondo le ultime notizie da Kiev, sarebbero state inizialmente schierate nella regione russa di Kursk, dove gli ucraini hanno lanciato un’invasione all’inizio di agosto. “Un numero significativo” di soldati è stato segnalato come ucciso, come riportato da una fonte statunitense al New York Times.
La conferma ufficiale del combattimento è arrivata dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, il quale ha dichiarato che “le prime battaglie con i soldati nordcoreani segnano una nuova fase di instabilità globale”. Ha inoltre espresso gratitudine a chi ha risposto alla presenza delle truppe nordcoreane, non solo a parole, ma anche con azioni concrete per sostenere l’Ucraina.
Schieramento di truppe nordcoreane
L’Ucraina stima un potenziale di 15.000 soldati nordcoreani attivi sul fronte. Pyongyang ha inviato le proprie forze in Russia, dove sono stati smistati tra vari centri di addestramento prima di essere dispiegati nella regione di Kursk. Questo utilizzo dei reparti nordcoreani offre a Mosca un vantaggio operativo, poiché consente di mantenere la pressione sul fronte nel Donetsk, evitando di ritirare le forze impegnate nell’offensiva nell’Ucraina orientale.
Secondo il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, le prime interazioni tra truppe ucraine e nordcoreane rappresentano “un confronto su scala ridotta”, che potrebbe indicare una crescente partecipazione di Pyongyang nel conflitto, iniziato con l’invasione russa nel febbraio 2022. Il ministro ha inoltre previsto che cinque unità, ciascuna composta da 3.000 soldati, possano essere schierate lungo un fronte di circa 1.500 chilometri.
Timori internazionali e preoccupazioni del G7
Il G7 ha manifestato intensi timori in merito allo spiegamento delle truppe nordcoreane. I ministri degli Esteri di diversi paesi, tra cui Australia, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Repubblica di Corea, Nuova Zelanda, Regno Unito, Stati Uniti e l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui esprimono “gravi preoccupazioni” in relazione al potenziale utilizzo di queste forze sul campo di battaglia contro l’Ucraina.
Nella dichiarazione si afferma che “diverse migliaia di truppe nordcoreane sono state dispiegate in Russia”, con il sostegno diretto della Corea del Nord che mostrerebbe gli sforzi della Russia per rimediare alle perdite, portando a una pericolosa escalation del conflitto. tention” e violazioni del diritto internazionale. I soldati nordcoreani che ricevono o forniscono addestramento per l’uso di missili balistici violano le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La dichiarazione conclude riaffermando l’impegno a sostenere l’Ucraina nella difesa della sua libertà e integrità territoriale.
- Volodymyr Zelensky – Presidente dell’Ucraina
- Rustem Umerov – Ministro della Difesa dell’Ucraina