La scomparsa di Renato Serio, avvenuta il 4 novembre all’età di 78 anni, ha colpito profondamente il mondo della musica italiana. Con oltre quarant’anni di carriera, Serio ha lasciato un’impronta indelebile, in particolare grazie alla sua storica collaborazione con Renato Zero, che ha forgiato non solo un legame professionale, ma una vera e propria amicizia.
una carriera brillante e influente
Il percorso artistico di Renato Serio inizia nel 1982, quando inizia a scrivere arrangiamenti e dirigere orchestre durante i tour di Renato Zero. Questo sodalizio ha prodotto brani iconici come “Souvenir”, “Più o meno” e “Ave Maria”, quest’ultimo premiato con il quinto posto al Festival di Sanremo nel 1993. Questi successi hanno contribuito in maniera significativa a plasmare il suono della musica italiana di quel periodo.
Oltre alla musica dal vivo, Serio ha avuto un ruolo essenziale nella televisione, dirigendo orchestre in programmi di successo, come “Tutti gli Zeri del mondo” e realizzando la sigla per “Ciao Darwin”, un format molto seguito dal pubblico. La sua versatilità ha consolidato la sua reputazione come artista apprezzato e rispettato nell’industria musicale.
un segno indelebile in televisione e oltre
Fra le sue opere più celebri, risalta l’arrangiamento del medley “Triangolo / Mi Vendo”, uno dei brani più rappresentativi di Renato Zero, eseguito in numerosi concerti dalla metà degli anni Novanta. La notizia della scomparsa di Serio ha suscitato reazioni non solo tra i fan, ma anche in tutto il panorama artistico italiano, segnando la fine di un’epoca e generando profondo cordoglio per la perdita di un grande talento.
Serio ha studiato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, specializzandosi in pianoforte, composizione e direzione d’orchestra. Oltre alla musica leggera, ha composto colonne sonore per il cinema e ha collaborato con artisti di spicco, tra cui:
- Armando Trovajoli
- Riz Ortolani
- Francesco De Gregori
- Anna Oxa
- Angelo Branduardi
- Mia Martini
In aggiunta, è stato il creatore dell’inno di Forza Italia, dimostrando la sua versatilità anche al di fuori del mondo musicale.
un maestro dell’arrangiamento e oltre
Nonostante la lunga battaglia contro la malattia, il contributo musicale di Serio rimarrà una presenza costante. La sua partecipazione come direttore musicale al Festival di Sanremo nel 2005 e nel 2006 ha evidenziato il suo prestigio nel settore. Negli anni 2000, Serio ha lanciato “Viaggio nel regno dei Beatles”, reinterpretando i successi della band inglese con il supporto della Innovative Symphonic Orchestra, un progetto che ha dimostrato la sua capacità di mescolare generi e stili.
La sua morte ha generato un’ondata di tristezza tra colleghi e fan, evidenziando quanto sia stata importante la sua figura nella musica italiana. La comunità musicale non dimenticherà facilmente Renato Serio, considerato un autentico maestro dell’arrangiamento e un direttore d’orchestra di straordinario talento.