negoziati per il rilascio degli ostaggi
Secondo quanto riportato dall’emittente israeliana Canale 12 e confermato dal Times of Israel, il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sarebbe disposto ad offrire diversi milioni di dollari per ogni ostaggio trattenuto da Hamas, al fine di ottenere la loro liberazione. Netanyahu avrebbe inoltre garantito un passaggio sicuro per i rapitori e le loro famiglie, nel momento in cui gli ostaggi vengano rilasciati. Queste decisioni sarebbero state discusse durante una consultazione sulla sicurezza avvenuta di recente.
situazione degli ostaggi in gaza
Secondo le informazioni raccolte dall’intelligence israeliana, dei 101 ostaggi attualmente detenuti nella Striscia di Gaza, solo 51 sarebbero ancora in vita. Il quotidiano Israel Hayom ha precisato che durante l’assalto del 7 ottobre 215 persone sono state rapite, di cui quasi la metà è stata rilasciata grazie a intese o operazioni delle IDF. Hamas ha comunicato più volte che alcuni ostaggi avrebbero perso la vita in seguito ai raid israeliani.
- 215 persone rapite il 7 ottobre
- 51 ostaggi ancora vivi
- Rilascio di quasi metà degli ostaggi tramite vari accordi
sfide nei negoziati
Israele esprime un pessimismo riguardo alla possibilità di trovare un accordo per il rilascio degli ostaggi, come affermato da fonti riportate da Ynet. Le stesse fonti indicano che Hamas non è aperto a negoziazioni più piccole, insistendo su una fine completa della guerra. La situazione sembra complessa, con i mediatori che non hanno ancora fornito risposte ufficiali per evitare il crollo totale delle trattative.
posizione degli usa
Il Segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, ha accusato Hamas di aver rifiutato una tregua temporanea a Gaza. Secondo un funzionario del gruppo, questa proposta, avanzata da Egitto e Qatar, è stata respinta in quanto non prevedeva un cessate il fuoco duraturo. Blinken ha comunicato direttamente con le autorità egiziane per evidenziare l’importanza di garantire il rilascio di tutti gli ostaggi e sostenere l’assistenza umanitaria alla popolazione di Gaza.
arresto di un ufficiale IDF
Un ufficiale delle IDF è stato arrestato in relazione a un’inchiesta su una presunta fuga di notizie dall’ufficio del primo ministro. L’ufficiale, il cui nome è rimasto riservato, è il quinto sospettato nell’inchiesta, che coinvolge anche un consigliere di Netanyahu. Questa vicenda è considerata una delle fughe di notizie più gravi nella storia israeliana, con implicazioni significative per la sicurezza nazionale.
leadership di hamas
Sul fronte di Hamas, si segnala che il fratello di Yahya Sinwar, Muhammad, potrebbe interpretare un ruolo di leader de facto dell’ala militare del gruppo, supportato da un limitato consiglio di alti ufficiali. Finora non ci sono state comunicazioni ufficiali riguardo alla nomina di Muhammad Sinwar, né conferme in merito alla presunta morte dell’ex capo dell’ala militare, Muhammad Deif, che Israele afferma di avere colpito in un attacco aereo.