Inps: Manovra Strategica per Rafforzare la Stabilità delle Pensioni

Il presidente dell’INPS, Gabriele Fava, ha recentemente espresso il suo parere in merito alla legge di bilancio, durante un’audizione presso le commissioni Bilancio di Camera e Senato. Secondo Fava, la manovra è sostenuta da interventi significativi che potrebbero generare effetti positivi sul sistema economico generale, con risvolti favorevoli anche per la sostenibilità del sistema previdenziale.

Fava ha sottolineato l’importanza del ritorno al regime di perequazione ordinaria delle pensioni in relazione all’inflazione. Questo approccio, infatti, è fondamentale per affrontare le difficoltà economiche vissute durante gli anni di emergenza sanitaria. L’attesa inflazione del 0,8% per il 2024 è vista come un elemento chiave per garantire il recupero dei redditi pensionistici più elevati, dopo un periodo di stagnazione.

Inoltre, è prevista una proroga delle misure di supporto per i pensionati a basso reddito, con l’obiettivo di trasmettere gradualità nel sostegno a coloro che si trovano in condizioni di maggiore difficoltà. Con l’abbassamento della pressione inflazionistica, le prestazioni rimarranno limitate.

Fava ha anche evidenziato l’importanza di alcune norme contenute nella proposta di legge, orientate a facilitare la flessibilità in uscita dal lavoro e a sostenere i pensionati, contribuendo alla stabilità del modello previdenziale. Gli effetti di tali misure sono ritenuti positivi per le finanze del sistema previdenziale, specialmente considerando i cambiamenti avvenuti negli ultimi trenta anni che hanno incrementato i requisiti pensionistici e modificato i criteri per il calcolo delle pensioni.

Riforma del congedo parentale

Fava ha auspicato anche un incremento dell’importo del congedo parentale, suggerendo di garantire che tale congedo sia esclusivo per i padri. Tale cambiamento è inteso a sostenere il rientro delle donne nel mercato del lavoro, senza compromettere la loro carriera professionale. L’incremento dell’indennità del congedo dal 30% all’80% per un periodo di tre mesi entro il sesto anno di vita del bambino, secondo il presidente, dovrebbe portare a un maggiore utilizzo di questa misura da parte dei padri.

Risulta evidente che le modifiche apportate temporaneamente alla legge di bilancio hanno già portato a un incremento delle richieste di congedo parentale, tanto da parte delle donne quanto da parte degli uomini, evidenziando un trend positivo verso una maggiore condivisione delle responsabilità familiari.