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Situazioni critiche sotto i riflettori agli Stati generali della green economy, che si stanno svolgendo a Ecomondo. Vengono presentati dati allarmanti sulla biodiversità e sugli effetti devastanti delle attività umane sul nostro pianeta.
05 novembre 2024 | 17.12
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“L’ultimo rapporto dell’Ibpes fornisce informazioni inquietanti riguardo alla biodiversità: si stima che circa 1 milione di specie sia a rischio estinzione nei prossimi decenni senza un intervento significativo. Inoltre, il 75% della superficie terrestre è stata profondamente alterata, causando effetti cruciali sulla biodiversità”. Così Lorenzo Ciccarese di Ispra, descrivendo una situazione di “biodiversità in caduta libera” durante gli Stati generali in corso a Ecomondo. Per arrestare questo declino, continua, “è necessaria la finanza: sono indispensabili 850 miliardi di dollari all’anno”.
“La situazione attuale – prosegue Ciccarese – non permette più trasformazioni incrementali; è necessario un cambiamento radicale coinvolgendo ogni forma di governo, dal livello locale a quello globale. È fondamentale la partecipazione dell’intera società, in particolare delle aziende, specialmente quelle più grandi. Tutti i settori produttivi devono essere coinvolti nella riduzione della pressione ambientale”.
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