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Un’analisi dettagliata sullo stato dell’occupazione giovanile in Italia è stata recentemente fornita dal presidente dell’INPS, Gabriele Fava, durante la presentazione del XXIII Rapporto annuale dell’istituto presso l’Università Bocconi di Milano.
04 novembre 2024 | 16.22
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lo stato dell’occupazione giovanile
In Italia, la fascia demografica dei giovani compresa tra 18 e 34 anni conta circa 10,4 milioni di individui. Di questi, circa 7 milioni sono attivi nel mercato del lavoro, con l’80% di loro che ha registrato contributi stabili negli ultimi cinque anni. Questo contesto è stato delineato da Fava, il quale ha messo in luce l’importanza di sviluppare politiche attive per garantire la sostenibilità del sistema pensionistico.
politiche attive per un sistema pensionistico sostenibile
Fava ha ribadito che per raggiungere tale obiettivo è cruciale l’aumento della base occupazionale. Ha suggerito la necessità di stabilire un nuovo accordo con il tessuto produttivo per migliorare le retribuzioni in linea con la produttività, nonché di instaurare un dialogo con i giovani affinché diventino più consapevoli del loro futuro lavorativo e previdenziale. Questo concetto rappresenta il fil rouge del rapporto annuale, comprende anche altre misure come la formazione continua, la formazione professionale, e iniziative specifiche per anziani e donne.
la manovra di decontribuzione
Il presidente dell’INPS ha accolto con favore la decontribuzione per i datori di lavoro che assumono giovani sotto i 35 anni, definendola un ottimo inizio. Ha evidenziato che la nuova manovra apporta miglioramenti a favore dei giovani e dell’occupazione, promettendo un progresso continuo in questo ambito. Infine, Fava ha sottolineato che la manovra è coerente, prudente e, in prospettiva, dovrebbe rappresentare un valido supporto.