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Il convegno ‘Le politiche attive del lavoro nel Rapporto Inps 2024’ ha fornito spunti significativi sulle dinamiche del mercato del lavoro in Italia. Durante l’evento, Valeria Vittimberga, attuale direttrice generale dell’Inps, ha rilasciato importanti dichiarazioni riguardo l’impatto positivo delle politiche attive nel contesto economico attuale.
04 novembre 2024 | 17.21
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l’importanza delle politiche attive
Le politiche attive costituiscono un elemento cruciale per la crescita del mercato del lavoro italiano. Vittimberga ha evidenziato come nel 2023 e nel primo semestre del 2024 queste abbiano garantito una significativa espansione dell’occupazione. Il legame tra politiche attive e sostenibilità del sistema previdenziale è di fondamentale importanza, specialmente in vista dell’emergere di sfide legate all’entrata in pensione della generazione dei baby boomer. Tali dinamiche, a breve termine, potrebbero generare pressioni temporanee sulle casse previdenziali.
transizione al sistema contributivo puro
Vittimberga ha posto l’accento sulla necessità di adottare un sistema contributivo puro, che prevede un perfetto equilibrio tra quanto versato e quanto ricevuto dalle casse pensionistiche. Affinché questo sistema funzioni efficacemente, è essenziale ampliare la base contributiva, necessariamente attraverso la creazione di carriere più stabili e continuative, garantendo così un flusso costante di versamenti. Questo approccio non solo favorirà pensioni dignitose, ma promuoverà anche l’inserimento di soggetti attualmente sottorappresentati nel mercato del lavoro.
sfide legate all’immigrazione
Vittimberga ha commentato critiche riguardanti l’affidamento al lavoro degli immigrati, definendo questa strategia come un metodo non sostenibile per affrontare le problematiche occupazionali italiane. La direttrice ha sottolineato che, sebbene gli immigrati rappresentino una parte significativa della forza lavoro (circa il 10%), il loro effettivo contributo al sistema previdenziale è assai ridotto. Inoltre, si stima che essi costituiscano una quota consistente dei disoccupati, aggravando le sfide per il sistema assistenziale nazionale.
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