situazione ostaggi in israele
Secondo quanto riferito dall’intelligence israeliana, sarebbero solo 51 ostaggi dei 101 attualmente presenti nella Striscia di Gaza a risultare ancora in vita. Questa informazione è stata riportata dal quotidiano israeliano Israel Hayom, che ha citato valutazioni effettuate dagli organi d’intelligence di Israele.
Durante l’assalto di Hamas avvenuto il 7 ottobre, sono state 215 le persone rapite in Israele. Di queste, quasi la metà è stata rilasciata attraverso accordi o operazioni delle IDF. Si è appreso che Hamas ha frequentemente dichiarato che alcuni ostaggi sono stati uccisi durante i bombardamenti israeliani sulla Striscia.
Israele appare, secondo Ynet, pessimista riguardo alla possibilità di raggiungere un accordo sui negoziati per il rilascio degli ostaggi. Le fonti riferiscono che Hamas richiede conclusioni definitive della guerra, rifiutando accordi parziali. I mediatori non hanno fornito risposte ufficiali, causando preoccupazioni sul collasso totale delle trattative.
Le prospettive di un’intesa per il rilascio degli ostaggi sembrano ridotte, con Israele sotto crescente pressione per risolvere la conflittualità a Gaza, indipendentemente dal risultato delle prossime elezioni statunitensi.
ultima proposta di tregua
Un’ultima proposta pervenuta prevede un mese di tregua in cambio della liberazione di 11-14 ostaggi. Secondo Ynet, questa offerta è stata presentata ai mediatori del Qatar dal capo del Mossad, David Barnea, recentemente rientrato a Israele. L’accordo prevede il rilascio di donne e anziani attualmente detenuti a Gaza, oltre alla scarcerazione di prigionieri palestinesi.
arrivo dei bombardieri americani
Nel frattempo, il Centcom ha annunciato l’arrivo dei bombardieri B-52 americani a lungo raggio in Medio Oriente. I dettagli sono stati comunicati tramite un post su X, dove si specifica che i bombardieri, originari della base di Minot, sono stati dispiegati nella zona di responsabilità del Comando Centrale degli Stati Uniti.
potenziali attacchi israeliani in iraq
Israele potrebbe colpire in Iraq se i continui attacchi da parte delle milizie sciite sostenute dall’Iran non dovessero cessare. Il sito saudita Elaph ha riportato che l’intelligence ha monitorato movimentazioni iraniane di missili balistici e attrezzature in Iraq, mirate a un potenziale attacco contro Israele.
Israele sta attualmente identificando gli obiettivi delle milizie filo-iraniane e ha avvisato Baghdad a non consentire l’uso del suo territorio per attacchi contro il Paese. La situazione è ulteriormente complicata dalle dichiarazioni di funzionari iraniani che minacciano ritorsioni, in seguito agli attacchi israeliani contro obiettivi in Iran.
soldato israeliano ucciso a gaza
Una notizia recente riporta che un soldato dell’IDF è stato ucciso a causa dell’esplosione di una granata nel nord della Striscia di Gaza. Le forze armate israeliane hanno avviato un’indagine per chiarire le circostanze dell’evento.
Da parte delle fonti iraniane, si apprende che l’Iran sta programmando un attacco senza precedenti contro Israele, che sarà descritto come il più grande in termini di quantità e qualità mai realizzato fino ad ora. Le forze accreditate hanno riferito che, in seguito all’attacco israeliano della fine di ottobre, i preparativi per la rappresaglia sono ormai in fase avanzata.