Il comportamento animale in relazione al consumo di etanolo è un fenomeno che sta attirando sempre maggior attenzione nel campo della ricerca ecologica. Recenti studi suggeriscono che l’assunzione di alcol da parte di diverse specie animali potrebbe essere più comune di quanto si pensasse in precedenza, ponendo interrogativi sulla natura e le motivazioni dietro a tale comportamento.
LETTURA: 4 minuti
Cosa succede nel mondo animale
Tradizionalmente, si è ritenuto che il consumo di etanolo fosse un evento raro e casuale nel mondo animale. Un’indagine condotta da esperti, pubblicata sulla rivista Trends in Ecology & Evolution, ha messo in discussione questa visione. Secondo gli autori, l’etanolo è naturalmente presente in quasi tutti gli ecosistemi, e è ragionevole supporre che molti animali che si nutrono di frutta e nettare lo assumano regolarmente. Come sottolineato da Kimberley Hockings dell’Università di Exeter, è necessario riconsiderare l’idea che l’etanolo sia un’esclusiva degli esseri umani, dato che esso è diffuso nel mondo naturale più di quanto si credesse in precedenza.
Ricerche dimostrano che l’etanolo ha iniziato a diffondersi circa 100 milioni di anni fa, coincidente con l’emergere di piante da fiore in grado di produrre nettare zuccherino. Concentrazioni elevate di alcol possono trovarsi negli ecosistemi tropicali, dove i frutti fermentati possono raggiungere tassi di alcol fino al 10,2% in alcune aree di Panama. Inoltre, studi recenti indicano che molte specie animali possiedono geni in grado di degradare l’etanolo, suggerendo che l’evoluzione ha favorito la capacità di metabolizzarlo nei mammiferi e negli uccelli frugivori.
L’analisi dell’utilità dell’etanolo nell’alimentazione animale ha condotto a scoperte sorprendenti. Gli esperti, come Matthew Carrigan del College of Central Florida, sottolineano che, mentre per gli esseri umani il consumo di alcol è spesso associato a un desiderio di intossicazione, per gli animali il consumo potrebbe connettersi al reperimento di calorie. L’etanolo potrebbe anche fornire vantaggi, come la protezione contro i parassiti e l’incremento della socialità tra gli animali, contribuendo a determinati comportamenti.
Nonostante le evidenze suggeriscano che gli animali possano beneficiare dal consumo di etanolo, molto rimane da scoprire. In particolare, gli studiosi intendono esplorare le dimensioni comportamentali e sociali di quest’abitudine e approfondire gli aspetti metabolici coinvolti.
Persone citate nello studio
- Kimberley Hockings
- Matthew Carrigan
- Anna Bowland