minacce all’avvocato di moussa sangare
Un episodio inquietante ha coinvolto l’avvocato Giacomo Maj, difensore di Moussa Sangare, il 31enne accusato dell’omicidio di Sharon Verzeni. Una lettera minatoria, redatta al computer, è stata recapitata a Maj il 18 settembre 2024, proveniente da Verona. Nella missiva, firmata e confidenziale, l’autore minaccia l’avvocato in seguito al suo impegno nella difesa del proprio assistito.
contenuto della lettera minatoria
La lettera riporta un linguaggio violento. L’autore dichiara: “Molti immigrati assassini l’hanno fatta franca con finti disturbi mentali spinti da avvocati senza scrupoli. Anch’io sono infermo di mente, ho una grave forma di psicosi”. In seguito, minaccia Maj con una frase esplicita: “Se lei continua a difendere questo topo di fogna io le spacco la testa davanti a tutti i suoi colleghi”. L’individuo sembra intimorire anche la famiglia dell’avvocato, promettendo di desistere se Maj abbandonerà la difesa di Sangare.
sostegno dell’associazione italiana giovani avvocati
L’AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) ha espresso solidarietà e vicinanza a Giacomo Maj, sottolineando che tali atti di intimidazione non minacciano solo l’avvocato, ma l’intera professione legale e i principi fondamentali della giustizia. Il presidente Carlo Foglieni ha affermato che la violenza contro gli avvocati deve essere fermamente contrastata, in quanto mette a rischio l’autonomia e l’integrità del diritto di difesa, un pilastro della democrazia.
richiamo alla responsabilità professionale
Foglieni ha anche sottolineato come ci sia una illogicità nella percezione di un legame diretto tra avvocato e assistito, un erroneo parallelismo che trova terreno fertile nella copertura mediatica dei processi. Questi elementi possono compromettere la sicurezza e l’autonomia dei legali, che devono essere sempre tutelati.
- Giacomo Maj – Avvocato difensore
- Moussa Sangare – Accusato di omicidio
- Sharon Verzeni – Vittima
- Carlo Foglieni – Presidente AIGA